“La comunità ucraina inserita nel nostro contesto cittadino è fatta di persone laboriose, operose, spesso a sostegno delle nostre famiglie. Ho incontrato donne e uomini angosciati, in lacrime, che stanno vivendo ore di ansia e terrore per i loro congiunti lontani che stanno sopportando gli orrori della guerra”. Parole commosse quelle del sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, che oggi ha espresso la sua solidarietà ai tanti ucraini accorsi spontaneamente a Palazzo Sforza, in quello che doveva essere un incontro formale e si è trasformato in un momento di riflessione e dolore sull’assurdità della guerra (leggi la nostra cronaca odierna https://www.22periodico.it/2022/02/26/e-mentre-le-cancellerie-occidentali-discutono-di-swift/).
“Sentirli cantare il loro inno al suono del violino è un momento che mi rimarrà sempre impresso. Sono ore drammatiche per il popolo dell’Ucraina, per l’Europa, per il mondo” ha commentato il sindaco, che ha inviato anche una lettera alla presidente della comunità ucraina delle Marche, Maryna But, per esprimerle la vicinanza delle istituzioni da lui rappresentate e dei cittadini tutti, e chiesto “come possiamo aiutare concretamente”. In precedenza il Comune di Civitanova e quello di Macerata avevano deciso di esporre in segno di solidarietà la bandiera gialla e blu dell’Ucraina (vedi https://www.22periodico.it/2022/02/26/civitanova-e-macerata-insieme-per-lucraina/), con il blu del cielo che richiama alla pace e il giallo dei campi di grano che simboleggiano la propsperità.