“Ghiaccio qui, ghiaccio là,/ era dovunque, il ghiaccio:/ e crosciava, ringhiava, ruggiva ed ululava…”. Ecco, la migliore descrizione del Consiglio Comunale di Civitanova di giovedì sera l’ha data Samuel Coleridge, che non è proprio un contemporaneo e neanche un cronista, nella sua celebre “Ballata del vecchio marinaio”. Siamo finalmente ai titoli di coda della questione Eurobuilding: una storia che forse andava chiusa già quando sindaco e Giunta hanno dichiarato di non avere una passione particolare per il modello Dubai e tanto meno accordi particolari con l’imprenditore Antonelli.
Il muro contro muro, nel gelo dello streaming comunale, è continuato con la questione Villa Letizia, che, lo sanno ormai, è una casa di riposo ormai piccola per i bisogni della città e, come ha sottolineato l’assessore Troiani, ha urgenza di “manutenzioni straordinarie” che costano molto, perdite importanti e la necessità di essere ampliata ad almeno 120-130 posti. Via libera del Consiglio dunque a una nuova struttura residenziale, con Villa Letizia che rimarrà in piedi, si chiuderanno finalmente le polemiche su una possibile alienazione e soprattutto gli anziani non saranno deportati verso destinazioni top secret come qualcuno aveva lasciato intuire.
Ma la domanda è, a nostro giudizio, sempre la stessa: può una città ragionare sempre all’indietro e non in avanti? Se i candidati sindaco che gareggieranno a maggio-giugno con Ciarapica non hanno progetti alternativi oggi sulla progettazione di una città moderna e futura, quando li avranno? Passiamo ai fatti e lasciamo stare sussurri e grida?