Memento audere semper. Ricordati di osare sempre. Ma passare dalla vendita di gas ed energia elettrica ad essere esperti di Sanità è qualcosa in più che essere audaci. Pochi riescono a fare cambi così repentini e spiazzanti e sapere di quasi tutto. Uno potrebbe essere Luigi Di Maio, che in poco tempo, pur non avendo studiato niente di rilevante come è noto a tutti, è riuscito ad essere Ministro dello Sviluppo Economico, Ministro degli Esteri e Vicepresidente del Consiglio.
Flavio Rogani, ex amministratore delegato e poi unico di Gas Marca, deve essere una di queste persone che passa da un argomento all’altro con disinvoltura. Per due motivi: uno perchè ce lo siamo trovati a fianco del candidato sindaco Silvia Squadroni a parlare appunto di Sanità (sostenendo che “le decisioni si stanno prendendo altrove e ci penalizzano” e “dovremmo essere più strutturati a livello di servizi sanitari”) e poi perchè, se ricordiamo bene, era un fedelissimo della coalizione del sindaco che oggi contesta (“Il sindaco di Macerata ha detto che si incatena se la Regione non realizza l’ospedale. Ciarapica che fa?”). Un salto, ideologico e senz’altro audace, che farebbe invidia a Di Maio.
Non capiamo, ce lo permetta la candidata, come l’avvocato Squadroni scelga i suoi professionisti. Non è affar nostro. Ma certo basterebbe ricordare un paio di vicende che non si sono concluse proprio bene, anzi. La prima risale al periodo in cui Rogani era a capo di Gas Marca. Estra, la società che acquistò l’azienda comunale, si è accorta successivamente che i bilanci di Gas Marca erano “non veritieri e non corretti” e perciò ha chiesto come risarcimento quasi due milioni di euro. La richiesta di denaro è arrivata all’Atac e giustamente l’Atac ha fatto sapere agli amministratori di allora che sono loro i responsabili dei madornali errori. Prima domanda: ma si può rientrare in politica, nel caso Rogani lo volesse fare, sapendo che ci sono in corso pendenze di questo tipo? All’elettore può sorgere qualche dubbio, nel caso?
C’è di più. Rogani nel 2018 se ricordiamo bene si dimise dal Consiglio comunale per fare il consulente del Mercato ittico in materia di contabilità. E’ notizia di ieri del risanamento dei conti della società, grazie al sindaco e all’assessore Belletti che ci hanno messo le mani. Rogani dunque non si accorse del buco di bilancio. I numeri che potevano far fallire l’azienda sono venuti fuori solo a posteriori. E’ dunque questo il nuovo? C’è però una buona notizia per Rogani: stavolta non dovrà litigare, come nell’ultimo voto comunale, con Ghio perchè fa parte della stessa coalizione “supercolorata”, piena di idee così differenti e opposte che non si sa come amalgamarle.