(articolo di Alessandro Nizzoli) – La Via de la Plata è un cammino intimo, spirituale, che chissà non aiuti ad aprire i portali del castello, il nostro, dove, forse, si nasconde un tesoro nel profondo dell’anima. La Augusta Emerita era già una via utilizzata a tratti (a sezioni) in epoca preromana dagli allevatori per la transumanza, la migrazione stagionale del bestiame da sud a nord e viceversa.
Venne utilizzata anche dai mercanti dei paesi mediterranei che arrivavano ai porti meridionali della penisola iberica. Commerciavano in gioielli e ceramiche in cambio di materie prime provenienti dal nord. In seguito, nella seconda metà del XIII secolo, dopo la conquista araba di Siviglia e Cordoba, venne utilizzata dai pellegrini della Andalusia e dell’Estremadura che andavano in pellegrinaggio a Santiago de Compostela.
Oltre a rivestire una grande importanza per il passaggio delle divisioni romane e per le conquiste arabe, questa via fu fondamentale per la riconquista della penisola iberica e la cacciata degli Arabi dal sud della Spagna. Tutt’oggi, lungo alcuni tratti, si incontrano lastre levigate poste dai Romani e pietre miliari (milliarios), che, insieme ad acquedotti, chiese e ponti, danno testimonianza di una storia millenaria.
Un cammino Jacobeo di straordinaria bellezza paesaggistica e interesse culturale che inizia dalla splendida capitale andalusa Siviglia, toccando le città di Zafra, Merida, Caceres, Salamanca, Zamora fino a raggiungere la bella città medievale di Astorga. 715 km di paesaggi naturali sconfinati e di storia attraversando la Andalusia, l’Extremadura, l’ultimo polmone verde d’Europa, e la Castillia y Leon.
Il percorso evita le montagne, la via della Plata segue il tracciato più agevole ma ciò non significa che sia una passeggiata. Il percorso è lungo e si attraversa una zona della Spagna poco densamente abitata. Fondamentale quindi fare scorta di viveri ed acqua specie in certe tappe in Extremadura dove a volte, per oltre venti km, non si incontrano centri abitati.
È importante anche scegliere il periodo giusto per iniziare il cammino. Da evitare i mesi più caldi e prediligere da marzo a maggio e da ottobre e novembre. Fondamentale la scelta di attrezzature tecnica di buona qualità evitando di caricare peso superfluo. Si deve pensare in grammi quando si prepara lo zaino per affrontare un viaggio che accenderà il vostro cuore.