“Entro il prossimo autunno”. La proposta di riforma della legge 13 che riorganizzerà gli Enti del servizio sanitario regionale ed i servizi territoriali ha una data. “Una riforma sanitaria non rivoluzionaria, ma assolutamente razionale ed equilibrata, che oltre a fare chiarezza, tenda a cercare di restituire il merito e ad abbattere gli egoismi e i campanili, per veder riconosciuti a tutti, ma soprattutto ai cittadini più deboli, i diritti garantiti dalla Costituzione” scrive il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, sul suo profilo social.
Una riforma che deve superare “la crisi che deriva da molteplici fattori” come “la carenza dei medici a tutti i livelli, ma soprattutto nei territori e nei pronto soccorso”, dovuta a un’assenza di programmazione a livello nazionali specie per “gli accessi indispensabili ai corsi universitari e alle borse di specializzazione”.
“Solo ottimizzando le sinergie e l’operatività alla luce di uno studio sul fabbisogno sanitario, si può raggiungere un livello di assistenza migliore”. Acquaroli ha annunciato, in quella che sarà una fase di concertazione, incontri in tutto il territorio regionale. Tra i capisaldi della riforma la sostituzione dell’Azienda sanitaria unica regionale (Asur) con aziende provinciali.
