Parte, senza pubblico ovviamente e con le sirene antiaeree al posto delle panchine pronte a suonare in caso di bombardamenti, ma parte. Il calcio ucraino vuole essere un altro tassello per recuperare la normalità persa. Che cominci il gioco, che riprenda il campionato. E così oggi a Kiev, ma anche nella martoriata Odessa e vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sempre sul bilico del disastro ambientale per via della guerra, le squadre ucraine si affronteranno di nuovo.
Il campionato era stato sospeso a dicembre, poi a febbraio i carri armati russi avevano invaso il Paese. Le società hanno preferito assumersi il rischio che succeda qualcosa nel rettangolo di gioco durante i novanta minuti (un facile obiettivo per i russi) piuttosto che arrendersi alla paura della guerra in corso. Il match clou sarà nella capitale ucraina dove lo Shakthar Donetsk ospiterà il Metalist 1925. A Zaporizhzhia giocherà una formazione famosa per chi si intende di calcio, lo Zorya Luhansk, che nel Donbass non può giocare.