Che siano pagati poco, lo sanno ormai tutti. Per questo, ma anche per quella che considerano un’eccessiva centralizzazione dell’istruzione, sono scesi in piazza in migliaia a Budapest. Un insegnante in Ungheria parte da uno stipendio iniziale di 400-500 euro circa e si può trovare dopo tanti anni di carriera a guadagnarne meno di mille. Sono i salari più bassi dell’Unione Europea.
“Chiunque abbia un po’ di buon senso dovrebbe essere qui a protestare, che sia un elettore di Fidesz o no. Non si tratta di politica, si tratta del Paese. Abbiamo bisogno di un buon insegnamento, di buone scuole, di buoni insegnanti” ha commentato un manifestante. I problemi della scuola sono, oltre al controllo centrale ritenuto eccessivo su curricula e libri di testo, la mancanza di docenti e carichi di lavoro eccessivi.