Nel post-pandemia l’Italia è cresciuta il doppio rispetto a Germania e Francia

Cresce il costo dell’energia e delle materie prime, corre l’inflazione e le previsioni per il 2023 sono, almeno sulla carta, poco rassicuranti in tutta Europa. Nonostante ciò la crescita economica dell’Italia quest’anno è stata doppia (più 2,6%) rispetto a Paesi simili, per caratteristiche industriali, al nostro: in Germania i dati riferiscono di un più 1,3%, in Francia 1%.

Ci siamo insomma rafforzati nel post-pandemia. In quei due anni dell’orrore avevamo subito più di tutti gli effetti del Covid sul nostro Pil (meno 9% contro il 3,7% di Berlino). Ebbene, bastano i dati forniti dalla Cgia di Mestre a rassicurarci (relativi al terzo trimestre) anche in prospettiva. La ricchezza nazionale è aumentata nei primi nove mesi dell’anno del 4,4%: più 19,4% dell’industria, più 14,1% le costruzioni, più 15,3% i servizi (trasporto aereo e agenzie di viaggio in particolar modo). Il settore tessile-abbigliamento ha registrato un più 9%, il farmaceutico un più 8,7%, quello relativo ai prodotti tecnologici un più 7,4%.

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