San Severino ha un cuore grande. Le donazioni all’Hospice sono il vero regalo di Natale

Doppia donazione all’Hospice del “Bartolomeo Eustachio” di San Severino: una borsa di studio per l’avvio di una ricerca clinica, che sarà condotta dagli specialisti di Unicam, sull’uso della vitamina D nei malati e nelle persone anziane e la consegna di cento copricapo destinati alle pazienti oncologiche che, a causa dei trattamenti chemioterapici, devono affrontare uno dei momenti più difficili del ciclo di cura: la perdita dei capelli.

La Fondazione Anello della Vita, presieduta dall’avvocato Marco Massei, ha annunciato il finanziamento biennale, per complessivi 100 mila euro, per lo studio sui pazienti della struttura che si occupa di cure palliative alla presenza, tra gli altri, del direttore dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche, Daniela Corsi, del vice presidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, la consigliera regionale componente della IV Commissione sanità e politiche sociali, Anna Menghi, del responsabile dello stesso Hospice, Sergio Giorgetti.

“Un doppio dono di Natale straordinario per il senso e il significato che intende esprimere che è, anzitutto, quello della vicinanza alle persone che soffrono, agli ospiti del nostro Hospice e del reparto di Oncologia, un reparto che è una delle eccellenze dell’ospedale ‘Bartolomeo Eustachio’ e di tutta la regione – ha commentato il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei – A nome dell’intera comunità settempedana ringrazio la Fondazione L’Anello della Vita per la borsa di studio a favore dell’Università degli Studi di Camerino, che porterà alla sottoscrizione di uno specifico protocollo, e il nostro concittadino, il parrucchiere Roberto Vissani, per la donazione di cento turbanti a favore delle pazienti oncologiche. Un gesto non simbolico che, insieme alla vicinanza a chi soffre, dimostra la nobilità d’animo di chi di questa donazione si è reso protagonista. Viviamo ancora l’atmosfera del Natale ed è per questo che vorrei che questi gesti siano da esempio per tutti perché è importante non dimenticarsi di chi vive nella sofferenza e nel bisogno”.

“In queste stanze viene data dignità alla vita, questa struttura non è l’anticamera della morte – le parole del direttore dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche, Daniela Corsi – L’Hospice di San Severino Marche si occupa anche di pazienti con assistenza ventilatoria meccanica che sono costretti ad essere allettati con un respiratore per i quali occorrono grandi professionalità che questa struttura possiede sia nella sua componente medica che infermieristica”.

“Oggi per me è un onore rappresentare la Fondazione – è stato il commento del presidente de “L’Anello della Vita”, Marco Massei – Dallo studio clinico sulla vitamina D nei malati fragili ci aspettiamo una grande risposta. E’ poi un vero orgoglio ricevere la donazione di cento copricapo di bambù che possono alleviare le difficoltà delle pazienti oncologiche”.

“Quello dell’ospedale di San Severino Marche è un modello che dovrebbe essere seguito in tutta la regione e che mette al centro il principio di sussidiarietà che nel nostro Paese è stato costituzionalizzato e che indica che ciò che non può fare il pubblico lo può fare il privato e in questo caso è una sollecitazione per il pubblico perché invita a investire sulla ricerca – così l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltarmartini – E’ molto significativo quello che sta succedendo qui perché dall’idea dell’ospedale unico in questo territorio si è passati al potenziamento degli ospedali esistenti e il primo intervento qui è stato fatto attraverso l’attivazione di uno specifico Centro su quei marcatori che ci danno la proiezione anticipata di ciò che si può sviluppare in campo oncologico. Questo nuovo laboratorio di ricerca va a potenziare questo tipo di visione. Come Regione stiamo cercando di riempire di contenuti ospedali che erano stati sviliti in passato ma che hanno una loro forte anima e una vocazione propria”.

“Noi marchigiani abbiamo delle eccellenze sui territori che a volte non riusciamo a valorizzare e invece occasioni come questa ci aiutano a rendere nota un’attività di eccellenza. La sanità in un momento così difficile è chiamata a rigenerarsi utilizzando queste potenzialità. Si tratta di una sfida che si vincerà solo uniti” ha spiegato la consigliera regionale Anna Menghi. 

Da parte sua il responsabile dell’Hospice, Sergio Giorgetti, ha sottolineato: “Vedendo i pazienti oncologici e quelli neurologici nelle nostre corsie abbiamo registrato che il primo obiettivo da porsi è quello di ridare dignità e una vita alla gente. Tra le richieste dei nostri pazienti quelle a superare la fatica, il senso di non avere le forze che registriamo anche dopo il Covid. Da qui siamo partiti per le nuove ricerche che ci auguriamo presto di mettere in atto”.

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