“Continuerò a garantire lo stesso impegno, dedizione e la massima attenzione ai diritti dei cittadini e alla sicurezza degli edifici e del territorio nella ricostruzione di Ischia”. Il commiato di Giovanni Legnini, ormai ex commissario alla Ricostruzione, è una sintesi di quanto fatto (un Rapporto verrà prodotto nei prossimi giorni). “Al sen. Castelli vanno i miei auguri di buon lavoro, insieme alla piena disponibilità a favorire un ordinato passaggio di consegne. Ho esercitato la funzione commissariale per 34 mesi con totale dedizione, passione ed imparzialità, sempre avendo a mente la sofferenza delle persone e delle imprese colpite dai terremoti del 2016-2017. I loro diritti e il dovere delle istituzioni di contribuire a restituire alle comunità dell’Appennino Centrale condizioni di vita normali, in territori bellissimi ma feriti, con l’obiettivo di migliorarle nel segno della sicurezza e della sostenibilità, hanno rappresentato la motivazione più profonda del mio impegno” ha scritto Legnini.
Riguardo a ciò che è cambiato con lui commissario, afferma: “Abbiamo varato importanti semplificazioni ed innovazioni normative, tra le quali il Testo unico della ricostruzione privata. Negli ultimi tre anni, nonostante i numerosi ostacoli ed emergenze, sono state presentate 15 mila domande di contributo per la ricostruzione, sono stati approvati e finanziati oltre 10 mila cantieri privati, e anche la ricostruzione pubblica, dove contiamo centinaia di cantieri aperti e oltre mille prossimi all’apertura, è ben avviata. Molti altri interventi pubblici aggiuntivi sono programmati, ed il Piano complementare al Pnrr per le aree sisma, in avanzata fase di attuazione, favorirà lo sviluppo dei territori colpiti, fornendo risorse per le imprese e le infrastrutture materiali e immateriali, come la rete integrata di ricerca degli atenei del cratere, che porterà alla creazione di quattro poli universitari di eccellenza nelle quattro regioni, che è stata finalizzata in questi ultimi giorni”.
“Desidero ringraziare per il sostegno, la stima e l’affetto, e per la fattiva collaborazione sempre assicurata nel perseguimento degli obiettivi condivisi, la grande comunità della ricostruzione – conclude Legnini – cioè i cittadini e le loro associazioni e comitati, le Regioni e i loro Uffici speciali, i Sindaci e gli Uffici sisma, i tecnici, le imprese e le loro associazioni di categoria, i sindacati, le Diocesi. Il lavoro da fare è ancora tanto e diverse sono le difficoltà da superare, gran parte delle quali dovute alla congiuntura del mercato dell’edilizia”.