Argentina e Brasile si inventano una moneta comune, il Sur

Per ridurre la dipendenza dal dollaro Usa, “inizieremo a studiare i parametri necessari per una moneta comune, compresi gli aspetti fiscali, delle finanze pubbliche e del ruolo delle banche centrali”. L’annuncio è del ministro dell’Economia argentino, Sergio Massa, che ha reso così pubblico che quanto si vociferava già da anni, la creazione di una nuova moneta, è in realtà un progetto già avviato.

Si sono incontrati al vertice degli Stati latinoamericani, il presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, e quello del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva. Il “Sur”, così si chiamerà, potrebbe essere la moneta comune di altri Paesi sudamericani: varrebbe il 5%, secondo gli economisti, del Pil del mondo. E sarebbe una rivoluzione anche in ambito commerciale. Intanto tra i due Paesi l’interscambio ha superato quest’anno i 26 miliardi di dollari (più 21%).

“E’ il primo passo di una lunga strada che l’America Latina deve percorrere” ha commentato Massa. Il “Sur” certo non vedrà la luce domani nè manderebbe in pensione real e peso, ma certo risolverebbe qualche problema all’Argentina che ha un’inflazione intorno al 100% e deve stampare continuamente denaro. Il nuovo conio sgancerebbe il paese dal dollaro e aprirebbe di nuovo le porte ai mercati internazionali ancora scottati dal default di due anni fa e dalla mancata restituzione di 40 miliardi di dollari al FMI.

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