(articolo di Maurizio Verdenelli) – “Il nuovo ospedale di Macerata? Presto! Concluse tutte le incombenze amministrative. Sì, abbiamo finito! La dimostrazione chiara che i fondi ci sono e che ci si avvia concretamente alla fase realizzativa”. Ancora: “Nel Maceratese continueranno ad esistere tre ospedali di 1. livello. Lo sarà dunque questo nuovo nel capoluogo con un’eccezione rilevante: l’Alta Specialità”.
A Corridonia, domenica pomeriggio, con a fianco Daniela Corsi, n.1 dell’Ast, davanti al teatro Velluti sold out in ogni ordine di posti, Filippo Saltamartini ha annunciato la ‘lieta novella’ con gli auguri di Buon Anno!
L’assessore regionale alla Sanità e vicepresidente della Regione lo ha fatto a conclusione di un’emozionante convegno sulla Sla che Giulio Pantanetti (già sindaco di Urbisaglia e vicepresidente della Provincia) ha organizzato anche nel ricordo dell’amatissima moglie Lina. In sala i direttori Diego Gattari (Rianimazione), Emanuele Medici (Neurologia); il presidente dell’Ordine dei Medici, Romano Mari e dell’Ordine degli Infermieri, Sandro Di Tuccio; la consigliera regionale Anna Menghi; la sindaco di Corridonia, Giuliana Giampaoli con Nelia Calvigioni e Massimo Cesca, e la squadra Sla interdisciplinare con i dott.ri Emanuele Iacobone, Cristina Petrelli, Marina Lombardello.
Al convegno hanno contribuito Unimc nella persona del prof. Roberto Scendoni, con un elogiatissimo intervento sui diritti del malato, talvolta inconsapevole dei suoi diritti – biotestamento/Dat e pianificazione condivisa delle cure – e l’Aisla con Marisa Trobbiani. Sul palco, introdotta dalla dott.ssa Petrelli, pure la medico Michela Coccia del Centro malattie neuromuscolari di Ancona.
Il buon 2023 leopardianamente dopo il biennio horribilis all’ombra del Covid, si annuncia dunque nell’intervento ‘di ripartenza’ del sen. Saltamartini non solo nell’ospedale che verrà (“presto”) ed anche nei fondi che nella misura di 567 milioni saranno disponibili per la sanità maceratese al fine di abolire le famigerate ‘liste d’attesa’. Ha detto l’assessore: “Ogni mattina, in Regione, la prima riunione e’ dedicata a questo grave problema”. Altro sollievo, non solo ‘palliativo’ per il settore in Italia privato di 47 miliardi dal 2012 ad oggi, è la messa a disposizione gratuita delle associazioni dei medici di famiglia – sempre meno laureati scelgono questo percorso come quello della Pediatria – di scanner ed attrezzature diagnostiche. “In modo da liberare per quanto possibile i Pronti Soccorso”.
Per le Marche primato nazionale rappresentano le 146 borse di studio annuali a favore degli specializzandi, le Case di Prossimità di cui una a Corridonia. E fiore all’occhiello – per restare all’immagine ad hoc by Renzo Piano – i 3.800.000 vaccini anti-Covid, gli anticorpi monoclonali a 2.500 euro la scatola. Tuttavia la raccomandazione all’uso oculato di farmaci ed esami resta: “C’è chi si sittopone anche a 5 Tac l’anno” rivela Saltamartini. Che ha concluso: “Ho messo il mio cellulare in linea con l’apparato comunicazionale regionale”. “Ricevo centinaia di segnalazioni al giorno. Per il Maceratese, assicuro che saranno girate per una possibile soluzione alla qui presente dottoressa Corsi”.
L’intervento del n.2 del governo regionale ha posto il sigillo sull’emozionante convegno dedicato ai malati di Sla. Non esattamente un convegno medico ma un alto, riuscito incontro tra Scienza, testimonianze, buone notizie e nuovo umanesimo della Medicina: ‘al centro la persona non la malattia’, ‘l’ascolto è il tempo della cura’.
Alle buone notizie appartiene l’allargamento a 10 posti (+2 rispetto agli attuali) dell’Hospice dell’ospedale del capoluogo. “Non più luogo per malati terminali – ha detto la dott.ssa Marina Lombardello – non solo sollievo ma sopratutto controllo della cura. Per una ‘dimissione’ alla fine possibile, non più dunque un ingresso senza aspettative d’uscita”. In ogni caso una ‘gestione’ di fine vita che da senso e dignità: emozione al ricordo di un collega medico (la vedova in sala) da parte della dott.ssa Lombardello.
Lacrime non trattenute alla testimonianza, letta sul palco dalla sorella Michela, del corridoniano Sergio Tartari. Un grazie forte e ripetuto al dottor Francesco Logullo: una grave malattia per cui non sembrava esserci domani. “Eppure oggi lavoro 5 ore al giorno, anche se la sera mi sento spossato” ha fatto sapere pel tramite della voce dell’adorata sorella, il caro (pure a chi scrive) Sergio.
In conclusione non poteva mancare un sorriso. Nel segno del grande petriolese Giovanni Ginobili, poeta, ricercatore e divulgatore a 130 dalla nascita.
Sul palco la Compagnia che porta il suo nome con l’eternamente giovane Rosina Bernasconi superstar e a sorpresa (mica tanto) colei che viene definita ‘il giovane genio della neurologia maceratese’: la dott.ssa Petrelli, coreografa ed attrice. (foto di LUCIANO CARLETTI)