(articolo di Maurizio Petrocchi) – “Universi traslati” questo è il titolo della mostra fotografica di Maurizio Tomassini sociologo ed esperto di welfare e terzo settore. Oltre 140 scatti in bianco e nero che raccontano in un percorso che emoziona il visitatore, è la storia della Fano degli anni Settanta, una Fano del lavoro, della fatica, della vita grama e operosa, una povertà ingegnosa e laboriosa.
La mostra racconta di volti di uomini e donne segnati dal tempo, catturati dagli occhi e dalla fotografia di Tomassini.
L’esposizione – ci spiega Tomassini – è un racconto che parte dal mare, dal porto e prosegue nella vita quotidiana del mercato in piazza Andrea Costa, nei vicoli dei Piattelletti, nel mercatino dei ferri vecchi a San Paterniano, senza dimenticare la campagna di Monte Giove. Tanti i personaggi fotografati al lavoro: dai marinai che ritornano in porto con le purasse, le vongole, ai calafati chiamati maestri d’ascia, che costruivano i pescherecci in legno, ai carrettieri all’alba con il loro cavallo, ai pescatori della tratta, ai vecchi che raccoglievano la legna in riva al mare per scaldarsi in inverno. Una quotidianità colta nei giochi dei bambini, che allora non avevano come oggi dispositivi elettronici e che a loro volta recuperavano legna delle mareggiate per il falò della Madonna di Loreto. Scatti che sanno di quotidianità.
La mostra è stata affiancata da un catalogo curato dal grafico Dante Piermattei, che contiene le foto in esposizione, le note del critico fotografico Enzo Carli (curatore dell’evento) e del registra Leandro Castellani, i racconti di Sergio Schiaroli su Telefano, di Pino Pannajoli sulla raccolta degli stracci per don Paolo Tonucci, missionario in Brasile, e di Roberto Boltri sul terremoto del 1980 in Irpinia. L’allestimento è stato affidato a Carlo Bruscia. La mostra, patrocinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e dal Comune di Fano, da poco conclusasi, ha visto un’affluenza eccezionale, ma ci sono ancora idee e progetti in corso da realizzare.
Sono previsti nuovi allestimenti a Senigallia e un’esposizione anche nel corso delle celebrazioni di Pesaro Capitale della cultura 2024.