Una mostra dedicata al fisico russo e premio Nobel per la Pace Andrej Sacharov, promossa dalla cattedra di lingua e letteratura russa (in via Garibaldi 20), e un ciclo di incontri di respiro internazionale, “Dentro e oltre la guerra. Incontri sulla Russia, l’Europa occidentale e orientale”. L’Università di Macerata si prepara a ospitare giornalisti, politologi e storici, primo appuntamento lunedì 27 febbraio alle 11 all’Auditorium UniMc in via Padre Matteo Ricci 2 con lo storico Andrea Graziosi, autore di saggi sull’Urss tradotti in tutto il mondo, che presenterà il volume “L’Ucraina e Putin tra storia e ideologia” in dialogo con Angelo Ventrone. Gli altri incontri si terranno dall’8 marzo fino al 20 aprile, principalmente il mercoledì alle 21 nella Sala Sbriccoli della biblioteca in piazza Oberdan.
Come ha sottolineato il rettore di Unimc, John McCourt, “dobbiamo impegnarci perché l’opinione pubblica sia informata, attenta, responsabile, e non ingabbiata nelle semplificazioni. E’ necessario accendere, anche in questi tempi bui, qualche luce che ci possa guidare verso una pace o un processo di pace inevitabilmente difficile ma assolutamente urgente. La guerra si inizia in un attimo, ma la pace è frutto di un dialogo paziente, un processo diplomatico lentissimo che deve pur cominciare da qualche parte e l’Università è uno di quei luoghi dove poter iniziare”.
Ha aggiunto la delegata alle relazioni internazionali, Benedetta Barbisan: “Abbiamo cercato di individuare delle linee di riflessione che potessero toccare gli aspetti più vivi e controversi del conflitto. I docenti del nostro ateneo si sono resi molto disponibili e alcuni ospiti hanno accettato di integrare la nostra riflessione, come lo storico Andrea Graziosi, la giornalista Anna Zafesova, il politologo Vittorio Emanuele Pars e gli storici di Memorial Nadia Cigognini e Francesca Gori”.
Gli eventi sono aperti al pubblico, senza necessità di prenotare. Il programma completo è disponibile sul sito www.unimc.it/oltrelaguerra. L’Università di Macerata conferma la sua voglia di operare per la comunità e di diventare sempre di più un luogo da vivere anche oltre gli orari delle lezioni e oltre i paradigmi accademici.