(LA CIVITANOVA DELLA CULTURA – articolo di Gianluca Crocetti) – Nella mia veste di presidente della Commissione Cultura del Comune di Civitanova, non manco mai di consigliare a tutti una visita alla Pinacoteca “Moretti” di Civitanova Alta. Ci vado anch’io appena posso, magari in compagnia dell’amico Vittorio Sgarbi quando è da queste parti. E non solo ritorno ad ammirare i maestri dell’Arte quali Ciarrocchi, Severini o Tulli o magari le tele cinquecentesche o settecentesche che la Pinacoteca ha provveduto a restaurare, ma anche, come in questa occasione, per ascoltare le lectio magistralis della dottoressa Enrica Bruni, direttrice e pesrona coltissima.
L’argomento di questa volta è stato il dipinto “Sacra Famiglia e Santi” che sappiamo marchigiano ma di cui si ignora sia l’autore sia il committente. Come ha spiegato la dotoressa Bruni, supponiamo provenga dall’ex complesso di Sant’Agostino, forse destinato alla devozione privata, per incoraggiare atti di devozione e di compassione.
Una lectio che mi ha appassionato, cominciata dalla narrazione di come tra Quattrocento e il Seicento la rappresentazione della Sacra Famiglia subì una trasformazione: qui – l’opera dovrebbe essere del Seicento – è resa ancor più ampia dalla presenza dei santi schierati e in primo piano ci sono San Pietro con la spada e San Paolo, assorti nella lettura di un libro a simboleggiare la saggezza ispiratrice.
Momenti, questi, di Cultura che meriterebbero una platea ben più numerosa delle decine di persone presenti abitualmente. Si esce dalla Pinacoteca quasi sollevati da tanta bellezza. Merita di essere sottolineato che il restauro del dipinto è stato voluto dall’Amministrazione comunale di Civitanova. E dopo una giornata d’Arte, mi permetto di darvi un altro consiglio. Nella piazza di Civitanova Alta c’è uno storico bar, Cerolini, che coniuga perfettamente classe e qualità. Un aperitivo nelle belle sale interne o nei tavoli all’aperto non vi deluderà.