Se il futuro è il ritorno alla nostre vere tradizioni, San Nicolò merita di essere patrimonio dell’umanità. E per una semplice ragione: qui la pizza ha trovato una casa, un palcoscenico, un’autenticità. Merito di Luisa Castaldo e di suo figlio Achille, originari di San Giorgio a Cremano ma da sempre innamorati dell’Abruzzo, e di suo marito, Eros Di Giuseppe, che hanno creato “Nel Girone dei Golosi”, oltre che del sapiente pizzaiolo Alessandro Di Bonaventura, che dalle brume londinesi di Elephant & Castle, è arrivato sin qui, dopo l’esperienza nella nota catena “Fresco”.
I tre hanno un vantaggio incommensurabile su tanti altri locali: sono una vera pizzeria, senza commistioni nè paraculismi inutili. Una pizzeria essenziale, diretta, eccellente. Qui al “Nel Girone dei Golosi” mangerete un prodotto superlativo, perchè la pizza è soprattutto cultura, modo d’essere e di proporsi.
L’offerta è chiara e spontanea: O cuopp, le crocchè partenopee, le deliziose frittatine di pasta, la salsiccia e friarelli, le chiacchiere con prosciutto. O magari sceglierete gli abbinamenti più nuovi, più “fusion”, però certi che qui tradizione e cucina abruzzese si fondono nell’unico posto possibile: fare una grande pizza con i migliori ingredienti, la pummarola che deve essere obbligatoriamente campana così come le mozzarelle, fiordilatte e di bufala, ma il resto è chilometro zero abruzzese. La morbidezza della Campania si sposa alla croccantezza d’Abruzzo, l’Arte della pizza si sposa con eccellenze gastronomiche famose in tutto il pianeta.
Sia chiaro, qui gli arrostini non ci sono. Luisa e Eros hanno resistito, vincendo la loro scommessa, quella cioè di essere autentici, a tentazioni puramente commerciali. E’ per questo che hanno voluto questo locale per cinquanta persone, e chi viene ritorna, come il “Presidente” che qui è assiduo frequentatore. Chi sia, lo scoprirete voi stessi. Ma l’atmosfera gioviale, il servizio puntuale, la cordialità dei due vi rimarranno sempre addosso.
Non c’è cosa più bella della semplicità. E la pizzeria è un sine qua non alla quale non si può rinunciare. Semplice, essenziale, come avremmo voluto trent’anni fa e come vogliamo oggi.
