Accusando i vicini di “ingerenze” e di commenti “offensivi” contro la presidente Dina Boluarte, il Perù ha deciso di rompere di fatto le relazioni diplomatiche con la Colombia, ritirando il proprio ambasciatore da Bogotà. Una reazione, quella del Governo, alle affermazioni del presidente colombiano Gustavo Pedro, che ha messo in dubbio, nel corso della Cumbre Iberoamericana, la legittimità del Governo peruviano, schierandosi apertamente per Pedro Castillo, attualmente in carere con l’accusa di ribellione.
Le dichiarazioni del presidente colombiano, si legge nel comunicato dell’esecutivo peruviano, “hanno seriamente danneggiato la storica relazione di amicizia, cooperazione e rispetto tra i due Paesi”. Una decisione “ponderata” fanno sapere da Lima, che segue la decisione, a febbraio, del Governo di dichiarare “persona non gradita” Gustavo Pedro che aveva criticato “la repressione della polizia” contro i manifestanti fedeli all’ex presidente Castillo, tacciando il nuovo Governo addirittura di “nazisti, che vanno contro il proprio popolo, in barba alla Convenzione americana dei diritti civili”.
Un’esplicita accusa che ha avuto il solo effetto di indurire la posizione della Boluarte e del suo esecutivo. Sempre a febbraio, Lima ritirò il suo ambasciatore in Messico.