“Il mio intento è stato quello di raccontare una sorta di fiaba per una serie di ragioni che partono dalla scrittura. Il film si ispira ad un romanzo di Flaubert. Tutti i personaggi hanno una ferita che riporta la fiaba alla realtà. Ciascuno di questi personaggi convive con tali ferite: alcuni si fanno annullare, ma c’è anche chi scopre nel dolore una dimensione profondamente vitale. Ecco, il dolore serve a stare meglio al mondo”. È stato l’attore Giuseppe Battiston ad inaugurare la nona edizione del Civitanova Film Festival con “Io vivo altrove”, prima opera che lo vede dietro la macchina da presa.
Da segnalare l’ottima accoglienza per l’opera “Amusia” del regista Marescotti Ruspoli. L’amusia, dal greco “a-musia” ovvero “mancanza di armonia”, è una malattia cerebrale che impedisce a chi ne soffre di comprendere, eseguire e apprezzare la musica. Il film affronta la patologia in maniera sottile: attraverso una storia d’amore tra una ragazza che “scappa” dalla musica e un ragazzo che “sopravvive” grazie alla musica.
Prima della proiezione di “Io vivo altrove”, i direttori artistici del CFF Peppe Barbera e Michele Fofi hanno lanciato un pensiero al ricordo di Claudio Gaetani e Luigi Ciucci, recentemente scomparsi. Il programma completo del CFF è su www.civitanovafilmfestival.it