L’emergenza è anche salvare il patrimonio culturale dell’Emilia Romagna. Sono finiti sott’acqua musei e teatri, giardini storici e biblioteche. La situazione più critica è a Faenza, come riporta l’agenzia Dire: il Museo Guerrino Tramonti ha subito gravi danni all’edificio, con l’allagamento in particolare del deposito seminterrato che conta 1800 opere fra ceramiche e tele. E il Museo internazionale della Ceramica, sempre di Faenza, ha dato la propria disponibilità a ospitare e restaurare nei propri laboratori le opere danneggiate.
Nella Biblioteca Manfrediana l’acqua ha raggiunto un metro di altezza. Allagata anche la Chiesa di San Francesco. A Bologna danneggiati i Giardini di Villa Spada, allagato il piano interrato del Museo Medievale. A Lugo, in Romagna, è andato sott’acqua l’Archivio fotografico e allagato con danni consistenti è anche il Teatro Rossini. A Cesena le infiltrazioni alla Biblioteca Malatestiana preoccupano, mentre all’Abbazia di Santa Maria del Monte si è registrato un grave crollo.
Molti danni anche a Forlì, dove preziose cinquecentine del Seminario Nuovo sono state raggiunte da acqua e fango, allagati anche il deposito della biblioteca di Forlì e le biblioteche di Sant’Agata sul Santerno e Solarolo. A Gambettola ci sono criticità alla Casa Fellini.
Gravi danni anche a Casola Valsenio, in Appennino, al Giardino del Cardello-Casa Oriani e a Brisighella nel Giardino di Villa Ginanni Fantuzzi. A Tredozio il Giardino di Palazzo Fantini è minacciato da frane e smottamenti. A Bagnacavallo già con la prima ondata si era allagato il Museo delle Cappuccine, con il danneggiamento di sei affreschi.