Si chiama FirespillBot e consentirà ai cittadini di segnalare in tempo reale, attraverso l’App Telegram, interagendo con una piattaforma di gestione e coordinamento, di segnalare informazioni strategiche necessarie a velocizzare e standardizzare gli interventi ed i soccorsi in caso di eventi catastrofici come terremoti, alluvioni, incendi ed altre calamità di origine naturale e antropica.
“Firespill è un progetto europeo, finanziato dalla UE con 16 milioni di euro, e nasce dalla cooperazione trasfontraliera del Programma Interreg Italia-Croazia – spiega Filippo Lucci, Presidente del Consorzio Punto Europa (COPE), membro del partenariato internazionale nonché responsabile della Comunicazione istituzionale del progetto – con l’obiettivo di implementare un Sistema di gestione di tutte le emergenze ambientali, come il rischio sismico, quello antincendio-boschivo, o l’inquinamento delle acque, sul territorio delle Regioni che affacciano sul bacino Adriatico”.
Per consentire questo scambio di informazioni, COPE ha realizzato un Bot, attivato sul canale social della Applicazione “Telegram”: FirespillBot appunto, che permetterà alla popolazione presente sul territorio di effettuare le segnalazioni fornendo diversi dati utili, come il nome e il numero di cellulare, la propria posizione geolocalizzata, oltre a foto e video per individuare con precisione il luogo esatto dell’evento e tutte quelle informazioni, necessarie ai fini di un intervento tempestivo.
Informazioni preziose che confluiscono in un database centralizzato in grado di restituire al Centro di coordinamento dei soccorsi il quadro esatto della situazione come se si trovassero sul posto, con l’eventuale evoluzione in tempo reale.
In caso di eventuale degrado delle infrastrutture di telecomunicazioni presenti sul territorio, si utilizzerà una rete di emergenza a ombrello già attivata in eventi analoghi, che utilizza la comunicazione satellitare tramite operatori di telecomunicazioni specializzati, al fine di garantire la continuità del servizio.
L’operatore della Protezione Civile può, a sua volta, integrare le informazioni ricevute dalle persone presenti sul territorio, aggiungendo eventuali note, prendendo in carico le segnalazioni e smistando le forze operative di intervento.
La Banca dati così alimentata potrà essere utilizzata, successivamente, sia a scopo statistico, sia per accelerare i processi di interventi di risanamento del territorio sia, infine, per migliorare la formazione dei cittadini in caso di eventi catastrofici.
“Efficientare le capacità di intervento degli operatori di Protezione Civile e standardizzarne i protocolli che non sono ancora adottati a livello transnazionale, ma solo localmente – dice Lucci per inquadrare l’ambito nel quale ha preso vita il progetto Firespill – è stato l’obiettivo verso il quale si è inteso convergere nella implementazione di diverse azioni progettuali sinergiche. Tra queste vi è senz’altro la prototipazione e il test, che ha ottenuto ampio successo, di un sistema adottabile e replicabile in ogni contesto, senza limitazione territoriale, che persegue una finalità specifica: ribaltare la prospettiva e rendere i cittadini dei veri e propri sensori attivi a supporto degli operatori e non più potenziali vittime in caso di emergenze”.
I risultati operativi del Progetto europeo Firespill sono stati presentati a Castilenti, in Provincia di Teramo, nella splendida cornice del Convento di Santa Maria di Monte.
Nel corso dell’evento, denominato “Anche tu sei la Protezione Civile”, sono stati consegnati i riconoscimenti ai volontari delle Associazioni del territorio provinciale teramano, intervenuti nelle ultime settimane in Emilia Romagna a supporto del territorio e della popolazione colpita dalla recente alluvione.
Nell’occasione sono stati consegnati anche i dispositivi di protezione individuale di nuova generazione, che hanno recepito le recenti disposizioni europee in materia di certificazione apparati antincendio, ai volontari della Protezione Civile che hanno conseguito l’abilitazione ad intervenire in caso di incendio, in seguito ai Corsi di formazione specialistica organizzati dal COPE.