Spericolato, eterno Tullio Crali. Al maestro dell’aeropittura, autore di quadri con prospettive vertiginose, che sembrano illusioni d’arte astratta, colorate e dinamiche come mai era stato osato fino a quel Futurismo di cui fece parte, è stata dedicata la rinnovata sala della Pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Alta.
Nuove opere esposte, come ha spiegato la direttrice Enrica Bruni, donate dalla famiglia dell’artista: “Dopo una lunga vicenda, durata 18 anni, la famiglia è riuscita a riavere questi dipinti e la loro prima uscita è fatta qui. Sono molto contenta di questa collaborazione: Crali, del resto, sta riscontrando una nuova e importante visibilità e il Futurismo è un movimento che si sta sempre più rivalutando”.
L’importanza dell’evento è stata sottolineata anche dalla nipote del maestro, Marzia Crali: “Attraverso le sue opere trapela tutta la passione e si scopre tanto di una persona a volte silenziosa, ma che aveva tantissimo da dire”. All’inaugurazione era presente la Presidente dei Teatri Maria Luce Centioni, assieme alla direttrice Paola Recchi e ai componenti del cda Agnese Biritognolo, Armando Lazzarini e Antonio Nortesani. Proprio la Centioni ha evidenziato tutto l’orgoglio “di essere a questo vernissage con la nipote di un artista di tale livello, con un’innata caratura anche umana. Civitanova è in questo momento un fulcro attivo di emozioni e situazioni uniche e la pinacoteca è uno spazio speciale, che si rinnova ancora e ci permette di crescere”.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica, giunto con l’Assessore Manola Gironacci, ha quindi ricordato il legame di Crali con il Maceratese. Un legame “che ce lo fa sentire molto vicino. Un plauso alla Pinacoteca che valorizza artisti di fama mondiale e che, legati per varie vicissitudini al nostro territorio, meritano un ulteriore spazio di approfondimento. Su questo aspetto, la Pinacoteca sta facendo tanto, penso all’opera su Ciarrocchi o all’importante mostra dello scorso anno dedicata a Tulli”.
La pinacoteca civica Marco Moretti per i mesi dei luglio e agosto terrà aperture straordinarie tutti i sabati e le domeniche dalle ore 20 alle 24.
Innamorato della velocità e della modernità, Crali nacque a Igalo in Dalmazia nel 1910, visse a Zara e a Gorizia, a Parigi, al Cairo e poi a Milano, dove morì nel 2000. Due anni fa la famiglia dell’artista tornò, dopo una lunga vicenda legale, in possesso di un cospicuo numero di opere, parte significativa della sua produzione artistica, che Crali donò al Museo del Mart di Trento e Rovereto.