Forum sulla Montagna, “rilancio e ricostruzione devono andare di pari passo”. E sulla Zes proposto il modello Livigno

(articolo di Maurizio Verdenelli) – Il Forum regionale sulla Montagna, al suo secondo anno, diventa un ‘centro di gravità permanente’. E si chiamerà, su input del Commissario alla Ricostruzione post sisma, sen. Guido Castelli, Forum sulla Montagna Appenninica. Ed avrà sede stabile, la sua ‘Erice’ a Castelsantangelo sul Nera.

Non solo questo, naturalmente, è emerso dal convegno economico di sabato scorso. Dove l’opzione Zes (zona economica speciale) ha tenuto banco. Castelsantangelo come Livigno. Perche’ no?! La ‘provocazione è salita alta ‘per voce sola’ nell’intervento del sindaco Mauro Falcucci che ha aperto il  Forum gettando a pieni mani ‘sassi nello stagno’. A dare maggiore eco alla proposta è stato il prof. Giuseppe Rivetti docente di diritto tributario (Unimc) che ha svolto più dottrinariamente il tema della transizione ecologica e dello sviluppo socio-conomico. Già, Livigno! Per questo comune della Valtellina una legge  del 1910 fissò esenzioni fiscali per 15-20 anni. Risultato: da 1.025 abitanti agli attuali 6.909. Salvezza raggiunta!

Da sx: il prof. Giuseppe Rivetti, il sindaco Mauro Falcucci, il giornalista Maurizio Verdenelli, il sen. Guido Castelli Commissario alla Ricostruzione post sisma, il presidente del Parco dei Sibillini, prof. Andrea Spaterna

Possibile ora una tale panacea per ‘Castello’ e tutti gli altri Comuni della Montagna marchigiana sotto i mille abitanti che peraltro un disegno di legge presentato il 27 scorso dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini prevede come beneficiari di provvidenze? Certo. “A patto che la fiscalità in genere si dimostri in modo più adeguato a supporto dei territori e delle popolazioni svantaggiate” ha chiarito Rivetti da sempre, in particolare dal 2016 (annus horibilis del terremoto del Centritalia) sostenitore di una Zes allargata al cratere sismico.

“Zes che non e’ una malattia della pelle (considerata l’idiosincrasia al riguardo da parte delle amministrazioni centrali) ma acronimo ad indicare zona economica speciale” ha detto il conduttore della tavola rotonda, il vostro cronista. E il terminale sia il porto di Ancona, il suo affaccio sull’Adriatico a riprendere la via dell’Oriente, dei commerci, del globale movimento economico come la Storia ci segnala dai tempi di San Francesco. L’indicazione è venuta (poi anche dagli assessori regionali presenti) dal sen. Guido Castelli, Commissario.

Per vincere, insomma, occorre allargare gli orizzonti, concertare, superare machiavellicamente il ‘particulare’, la linea d’ombra del personale orticello e del perimetro montano. “Il 2024 sara’ l’anno decisivo” ha promesso Castelli – che in pochi mesi ha ottenuto risultati ed elogi bipartisan raccogliendo peraltro l’ottima eredità di Giovanni Legnini. Rilancio della Montagna e Ricostruzione vanno di pari passo. Oltre mille opere pubbliche cantierate, e passi avanti pure nella ‘privata’ nonostante le quasi proibitive condizioni che vedono costi fino a 3.700 euro a metro quadro, lo scenario economico-bancario di grande diffidenza e la scarsissima disponibilita’ sul mercato di imprese edili. Storia abbastanza recente, vero, ma che persiste.

Alla Tavola Rotonda, che preceduta da una comunicazione in video del governatore Francesco Acquaroli ha visto al tavolo gli assessori Stefano Aguzzi, Francesco Baldelli, Chiara Biondi e il presidente Latini, ha preso parte il presidente del Parco dei Sibillini, Andrea Spaterna. Il ‘Frenator Cortese’ (noblesse obblige: il ruolo) si è mostrato ottimista circa un prossimo futuro per coniugare pariteticamente salvezza dei luoghi ed insieme delle popolazioni… sotto il manto della Madonna della Cona che nei colori della Fioritura, lega due tra i paesaggi più magici dei Sibillini e del Pianeta. ‘Castello’ e Castelluccio di Norcia per il cui dominio oppure una sola pianta val bene una piccola guerra ‘pacioccona’. Come quella che si tornerà a ricordare il 12 agosto prossimo, ore 21 a C.S.Angelo sul Nera (Andrea Roncato, eccezionalmente) attraverso una ‘piece’ per la regia del maceratese Pietro Romagnoli.

E che stavolta assieme a vissani e nursini vinca sopratutto, per dirla con Thomas Mann, la Montagna Incantata!

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