(articolo di Maurizio Verdenelli) – “Tanto rumore per nulla, bolla di sapone. Ecco la pretesa crisi di giunta annunciata. E se qualcuno vuole uscire allo scoperto, si faccia avanti. Macerata è con me. Il parcheggio si fa, ma senza spese faraoniche perchè i soldi non bastano. Silvano deve capire. Comunque su lui, eletto nella mia lista civica, decido esclusivamente io, il sindaco”. E’ parola di Sandro Parcaroli. Silvano è l’architetto Iommi, assessore comunale all’Urbanistica che ha congelato le sue annunciate dimissioni se non si realizzerà il parcheggio di ‘Rampa Zara’. Pronto in ogni caso ad andarsene davvero se il progetto venisse spostato nell’area, di rilevanza storica, di Fonte Maggiore. Non più dunque a ridosso delle mura.

‘Quando il gioco si fa duro, giocano i duri’ ama ricordare Iommi, eccellente tecnico, per anni presidente dell’Ordine degli Architetti, storico, già assessore della giunta Menghi. A giocare sono lui e Parcaroli. Una ‘danza’ acrobatica senza rete sulle mura di Macerata, a due anni dal prossimo voto comunale. Con una coalizione che pare giocare a ‘rubamazzo’ sul proprio tavolo, un’opposizione immobile ed un terzo polo (ex psi, dc ed ‘eretici’ di varia privenienza) in costruzione con occhi speranzosi in direzione delle Europee.

La sfida è gia’ lanciata. In attesa di un possibile Giulio Cesare (usiamo il singolare per comodità) Sandro Parcaroli, domenica sera, alla 47. Sagra della Polenta, a S.Maria in Selva (Treia) non si è fatto distrarre dal festeggiare i suoi primi tre anni da sindaco di Macerata: “Mi sembra appena ieri” ha dichiarato con un filo di nostalgia canaglia. Le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica – abbiamo detto – sono in frigo, congelate a differenza della polenta fumante, caldissima dalla cucina marcata Lube, omaggio anni fa di patron Luciano Sileoni all’amico fraterno don Giuseppe Branchesi.

Il governatore Acquaroli con Andrea Mozzoni (FdI) e Pettinari. Con loro le ‘cuciniere’ della 47. Sagra della Polenta di S.Maria in Selva


Un inno alla mediazione la polenta treiese: bianca e/o rossa nessuna differenza. Condivisione perfetta per la gioia dell’anfitrione Tonino Pettinari (medita un ritorno in politica con la prossima  legge elettorale provinciale? Probabile) di cui Parcaroli è successore alla presidenza della Provincia. E’ una serata, l’ultima della Sagra n.47 di Santa Maria in Selva dove tutto, pronubo spirituale il compianto parroco/demiurgo don Giuseppe Branchesi, è andato alla grande. Nonostante l’avverso meteo dell’ultimo weekend! Al tavolo fianco del sindaco/presidente e della moglie ci sono l’assessora Oriana Piccioni in giacca fucsia, la prof. Paola Ballesi (presente con il marito avv. prof. Ubaldo Perfetti) e, udite udite! la presidentessa CRI, Rosaria Del Balzo Ruiti da qualcuno ipotizzata come possibile futuro sindaco. Alla tavolata All Star Lino Rossi da Sefro e  Luciano Sileoni. Abbraccio con Parcaroli medesimo. Ed anche, inedito, con Pettinari. Tra Luciano e Sandro, due che hanno scritto la storia recente della grande imprenditoria maceratese, un parlare fitto fitto davanti al fatidico piatto di polenta.

Un sipario finale Grandi Firme per una sagra popolarissima ed ora rinnovata nel Comitato presieduto ad honorem dal parroco don Igino Tartabini sulle orme del predecessore don Giuseppe Branchesi, tra le prime vittime del Covid. Che alla polenta ha dato valore culturale di unione e condivisione tra i territori, anche e sopratutto nel Belpaese. 

Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, con il giornalista Maurizio Verdenelli

A S.Maria in Selva sono in campo uomini e donne impegnati 24 h per tutto settembre. “Nessuna di noi pensa più alla propria casa” confessa a nome di tutte, una vergara. Poi tanti giovanissimi: dalla grande pesca di beneficenza al servizio ai tavoli. 

Dell’importanza dell’appuntamento treiese è testimonianza pure la presenza, sabato, del governatore Francesco Acquaroli. Accolto da Andrea Mozzoni, lider maximo treiese di FdI e dallo stesso Pettinari. “Un prodotto straordinario, una comunità, quella di S.Maria in Selva,  modello virtuoso dove  volontariato e l’amore per la propria terra si fondono  in un unico sforzo” ha dichiarato il presidente delle Marche, affiancato da Andrea&Tonino, in un tripudio di flash e videocamere.

Su tutti la ‘benedizione speciale’ di don Igino. Domenica anch’egli alla SuperTavolata con un po’ di ritardo perchè parroco pure a Chiesanuova di Treia. Anche se, don Igino, ben sostituito a S.Maria in Selva – ha servito pure ai tavoli – da don Giovanni, giovane sacerdote from Pechino, appartenente alla ‘nidiata’ del seminario internazionale di Macerata. (Foto di copertina di Luciano Carletti: I polentari di S.Maria in Selva (Treia) con don Igino Tartabini)

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