Mostre Marche: a Treia un “doppio olimpico” da oro di Alessia e Lucia

(articolo di Maurizio Verdenelli) – Fotografia&pittura e viceversa. All’inizio del ‘900 non lasciò forse colori e pennelli per il clic Francesco Paolo Michetti? Nel caso treiese, nei giorni scorsi, il confronto su bellezza e condizione femminile è stato a quattro mani, non limitato all’unico talento che fu di quel grande artista abruzzese e sodale di Gabriele D’Annunzio. Ut pictura cioè Alessia Corsalini (nella foto di copertina), ut photography cioè Lucia Bottegoni. E per incanto le restaurate sale ex Trea, ad un passo dalla prigione di Corradino, si popolano di figure.

Chi attraversa furtiva gli eleganti propilei all’ingresso della villa dove invano cercò La Quiete nel suo lutto il dolente conte Lavinio de’ Medici Spada? Si, è lei la contessa Natalia Komar che ispiro’ con la sorella Delphine il divino Fredrick Chopin (cfr Le Polacche) ospite della splendida residenza marchigiana che confina con terra e cielo prima di raggiungere la turrita Treia – allora Montecchio. Lei, la bella contessa rapita anzitempo alla vita terrena, che l’infallibile macchina fotografica di Lucia ha fissato nella sintesi di un unico eppure irripetibile attimo.

E chi inoltre si aggira, con dannunziani vestimenti leggieri rivestite di pura bellezza, tra le rovine di antiche residenze? E’ Li Nan, vietnamita nata quasi  20 anni fa a Passo Treia dove i genitori trovarono altra patria dalla loro in fiamme. E con lei, Lisa per tutte/i, altre figure femminili concrete tuttavia rese eteree e fantasmatiche dall’arte di una ph prestata al segno e al sogno dal quotidiano materialismo della professione bancaria.

Da sinistra: Alessia Corsalini, il sindaco di Treia, Franco Capponi e, in abito rosa, Lucia Bottegoni

India, Brasile, Olanda, Inghilterra e l’universo mondo con al centro Lei e talvolta Lui nelle grandi venti tele esposte  (per lo più delle macrodimensioni di 2,20 mt x 1,40) di Alessia Corsalini, già allieva di Paolo Gobbi all’Accademia maceratese di Belle Arti. ‘Grandi occhi, grandi mani avrò per te’ cantava Mina in una celebre canzone. Le donne di Alessia ti vengono incontro in un abbraccio virtuale coinvolgente senza lasciarti più. Sei al centro della sala: ipnotizzato/a. Per Alessia la conferma di un talento particolare esploso la prima volta qualche Natale fa in una esposizione negli estesi locali ex Upim di Macerata. Altre mostre della pittrice treiese si sono succedute a ribadire un apprezzamento che si è registrato pure a Treia nei giorni caldi della Disfida del Bracciale. Tante le visite: Alessia e Lucia un ‘doppio femminile’ da oro olimpico.

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