(articolo di Maurizio Verdenelli) – Oggi (mercoledì 28) riuniti gli ‘Stati generali’ del Cosmari – la società per lo smaltimento dei rifiuti nel Maceratese che comprende anche il comune di Loreto – per il rinnovo della governance. Dopo l’addio del presidente uscente, l’ingegnere civitanovese Massimo Rogante che non si è voluto ricandidare, si scioglieranno questo pomeriggio le ultime riserve per disegnare il nuovo vertice dell’azienda. L’ing. Rogante, nell’immediata vigilia del congedo, ci ha rilasciato una lunga intervista: un bilancio di 10 mesi che costituisce la propria eredità da tecnico ed insieme un messaggio che intende essere ampio ed articolato messaggio progettuale agli ‘azionisti’ per il futuro di Cosmari sempre più a vantaggio dei ‘cittadini utenti’.
Ingegner Rogante, oggi è il momento del congedo e dei bilanci…
“E dei ringraziamenti. Grazie innanzitutto al sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, per avermi proposto come presidente di Cosmari lo scorso ottobre, e gli altri sindaci che hanno concordato per il mio incarico”.
E’ stato un presidente piu’ tecnico o piu’ politico?
“Come preannunciato, la mia presidenza è stata di tipo tecnico con chiare nuove strategie”.
Quali?
“Incontri della Governance con sindaci ed assessori all’Ambiente nei rispettivi territori. Questo nuovo approccio ha permesso di creare e consolidare un legame più diretto tra l’Azienda ed i Comuni soci; analizzare più da vicino i servizi erogati e anche, ove necessario, perfezionarli ed estenderli, conoscere e risolvere eventuali criticità anche sul nascere. Lo scopo primario è stato l’efficientamento dei servizi, migliorando la raccolta differenziata di questi materiali a tutela della qualità della vita dei cittadini e a salvaguardia dell’ambiente. Nel corso degli incontri si sono affrontate, in particolare, questioni concrete relative alle campagne informative e formative a partire dal mondo della scuola”.
Ancora?
“Tengo molto ai miei incontri col personale e i sindacati. Questo ha contribuito a creare un legame più diretto con il vertice e a risolvere i problemi. La salute e la sicurezza di chi lavora in Cosmari devono infatti costituire un’assoluta priorità e rappresentare il presupposto di base e qualificante per potenziare pratiche di buon lavoro. E’ auspicabile, inoltre, che i dipendenti partecipino attivamente alla vita dell’impresa, con ampi confronti delle parti rispetto alle attuali sfide del mercato del lavoro ed alle strategie aziendali. In relazione a ciò, sto sviluppando una delle tematiche che mi stanno particolarmente a cuore: si tratta di uno studio che sto realizzando col prof. Gerardo Tricarico (componente del Comitato scientifico di Cosmari) che riguarda la genesi del benessere e il possibile contrasto ai processi degenerativi, considerando gli ambienti di lavoro. Ho presentato preliminarmente in azienda questo studio lo scorso aprile alle organizzazioni sindacali, che lo hanno apprezzato. Il prof. Tricarico lo ha quindi presentato alla prima riunione del Comitato scientifico il 18 Aprile. Effettueremo una terza presentazione alla Conferenza scientifica prossimamente presso l’Università di Spalato”.
Sull’impiantistica?
“Esame dell’esistente e proposte di perfezionamento. Ad es. il progetto di robotica collaborativa nell’impianto di selezione rifiuti da raccolta differenziata (ho interagito col prof. Palmieri dell’Università Politecnica delle Marche, esperto di robotica, e visitato il suo laboratorio i-Labs Industry a Jesi)”.
Prima ha accennato al Comitato scientifico di Cosmari… ci spiega meglio?
“Alla cui partecipazione (a titolo gratuito) ho invitato personalità di spicco tra scienziati a livello internazionale, appartenenti a diverse aree, con i quali si è subito iniziato a fare sinergia e affrontare le tematiche di pertinenza dell’azienda. Dopo la prima riunione, sono già scaturiti spunti di possibili attività di ricerca, anche a livello multidisciplinare. A titolo d’esempio, oltre al già citato studio su benessere e ambienti di lavoro, in collaborazione con la Politecnica delle Marche sto realizzando uno studio sulla produzione di biomateriali dal riciclo dei rifiuti organici urbani: tali rifiuti sono infatti una promettente materia prima per la produzione di biomateriali e altri materiali sostenibili, migliorando così i sistemi di gestione dei rifiuti e promuovendo di conseguenza la conservazione ambientale. Alla Conferenza di Spalato presenterò anche questo lavoro. In sinergia con lo stesso ateneo anconetano ho prodotto con gli altri vertici di Cosmari tre articoli tecnico-scientifici sui biodigestori, che sono stati pubblicati nelle riviste ‘La Nuova Ecologia’ e ‘Quale Energia’ di Legambiente e nel periodico online INSIC… Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha quindi ripubblicato il primo articolo sulla rivista online ‘Win of Waste’, analogamente il quotidiano online dell’ecologia e dell’economia sostenibile Greenreport”.
E sulla frontiera sempre in movimento dell’energia e della comunicazione?
“Partecipazione a riunioni tecniche, eventi ed incontri (presso Istituzioni pubbliche ed incontri con ditte, professionisti) e a conferenze, seminari, convegni ed assemblee tra cui ManTra Marche, Symbola, Ecomondo, Fieragricola e Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria (CCIU). Su invito del Consorzio Italiano Compostatori ho effettuato in Fieragricola a Verona una presentazione di Cosmari e della sua impiantistica. La CCIU mi ha inoltre chiesto di coorganizzare a Budapest un convegno sui temi del Compostaggio, della Digestione Anaerobica e dell’Impianto Biodigestore in cui ho effettuato presentazioni sugli impianti biodigestori e sulle attività riguardanti lo studio di nuovi materiali energetici nel rispetto della salvaguardia ambientale”.
Progetti elaborati e… pure sogni presidenziali rimasti nel cassetto?
“Nel mio ruolo di presidente del Cosmari mi sono gradualmente reso conto dei problemi e delle potenzialità dell’azienda e dopo averla progressivamente esaminata, correttamente al termine del mio mandato ho segnalato agli azionisti le possibili strade per dare maggiori opportunità al territorio. Il consorzio potrebbe essere una realtà più dinamica, predisponendo un piano industriale di sviluppo finalizzato a divenire il soggetto attuatore delle politiche energetiche nazionali e comunitarie e l’incubatore dei modelli d’economia circolare sostenibile per il nostro territorio, come proposti dalla legislazione comunitaria e italiana. Potrebbe diventare, infatti, lo strumento dei Comuni per attuare una pluralità d’iniziative finalizzate a creare le condizioni affinché i territori della Provincia di Macerata diventino energeticamente autosufficienti ed effettivamente in grado di garantire la sicurezza negli approvvigionamenti. A tale scopo, ho indicato un metodo – vale a dire, la riflessione condivisa a valle dell’informazione – e mi sono offerto di contribuire a creare le condizioni per porre gli azionisti nella situazione di scegliere al meglio per il territorio e per gli utenti. Le soluzioni sono varie, ma tutte passano necessariamente dall’avere chiara o no la progettualità per realizzare al meglio economia circolare sostenibile. L’approccio più corretto, anche per chiarezza di fronte ai cittadini utenti, ritengo sia quello di non escludere a priori alcuna delle possibili soluzioni senza averla prima opportunamente esaminata e discussa alla luce dell’attuale contesto economico e delle conoscenze tecnico-scientifiche, queste ultime indispensabili per l’inserimento del “rifiuto” nel ciclo energetico. Durante l’Assemblea del COSMARI del 06/12/2022 l’allora vicepresidente a nome del Cda parlò dell’attivazione della possibilità offerta dal partenariato pubblico-privato per la realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica. Personalmente, potrei non essere favorevole ai privati tanto quanto non favorevole a lasciare tutto nelle mani pubbliche. Il mio orientamento è di tipo scientifico, perciò affronto la sfida della conoscenza con metodo aperto a tutte le soluzioni: occorrerà, poi, effettuare delle scelte e queste dovranno essere guidate dagli obiettivi di dare al territorio i migliori servizi possibili. Sono lieto, pertanto, d’aver contribuito ad aprire un dibattito sull’argomento. Nel breve periodo della mia carica di Presidente, infatti, mi sono gradualmente attivato per formulare proposte di studio di crescita dell’Azienda, cercando di perfezionarne il passo, onde poter sviluppare una sua crescita virtuosa. Rispetto a tali proposte è necessario però che si effettuino delle scelte, poiché non scegliere significa rischiare di precludersi delle opportunità, assumendosi perciò le conseguenti responsabilità”.
Auspici finali in queste ore decisive per la nuova governance di Cosmari?
“Il mio augurio e suggerimento è di scegliere come mio successore una persona competente non nei giochi politici ma nella tecnica e nella materia dello smaltimento dei rifiuti, perché questo è essenziale per migliorare le cose dal punto di vista pratico, economico e ambientale. Di Cosmari andrebbe perciò rinnovato lo statuto con un nuovo impulso. Molti cittadini per cui Cosmari esiste hanno manifestato delle perplessità, che vanno analizzate doverosamente… Questo si evince da tempo anche pubblicamente dai commenti ad articoli di stampa online e questo naturalmente mi dispiace molto. Varie nuove proposte avrei potuto presentare, ma il tempo breve della mia carica non lo ha consentito”.