Rosanna Bolognini ha raccontato in un saggio il fenomeno dell’emigrazione italiana in Argentina dal XIX secolo. “L’Argentina sarebbe ancora un deserto, le sue città un impasto di paglia e fango senza il lavoro perseverante, senza l’audacia colonizzatrice, senza lo spirito di intraprendenza degli italiani” si legge all’inizio. Specializzata nel campo delle Relazioni Internazionali, l’autrice si è laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, poi a Roma Tre con Relazioni Internazionali e Studi Politici Internazionali.
“Gli italiani che decisero di partire per l’Argentina furono catturati dai sogni di fortuna propagandati dalle Compagnie di navigazione, proposti con racconti idilliaci dagli agenti e dai subagenti di emigrazione, riscuotendo prevalentemente l’attenzione della popolazione rurale” ha scritto l’autrice a proposito delle prime emigrazioni italiane. “Queste persone intrapresero un viaggio avventuroso e fortemente disagiato verso un paese sconosciuto e sconfinato, costretti ad accettare condizioni di inserimento spesso non rispondenti a quelle promesse. Non tutti riuscirono ad avere la forza di resistere e molti di essi o si trasferirono in città o rimpatriarono. La maggior parte di quelli rimasti sul posto riuscirono con grande sacrificio a realizzare il proprio progetto migratorio, contribuendo alla formazione dell’Argentina come paese moderno, destinato a lasciarsi oramai alle spalle il passato coloniale”.
La tenacia, insomma, è quella che ha permesso loro di mettere radici sempre più profonde nel tessuto sociale ed economico argentino, riversando in esso la propria identità, questo anche grazie all’opera capillare di associazioni italiane che hanno saputo affrontare e superare con risolutezza ogni crisi vissuta dall’Argentina nel suo ultimo secolo di storia.
“Tra Argenitinizzazione e voto all’estero: profili di storia della partecipazione politica degli italo-argentini” è un saggio che vadalla metà del XIX secolo al 1970: nel quarto capitolo l’analisi dell’accordo bilaterale tra le due Repubbliche, il cambiamento della tipologia di emigrati italiani in Argentina tra la prima e la seconda ondata e il problema del voto all’estero.