“Il progetto contribuisce ad abbattere il muro di separazione tra comunità civile e comunità carcerarie. In questo caso ciò avviene attraverso la condivisione di un’esperienza teatrale che ha il potere di mettere in contatto il dentro e il fuori delle ‘mura’ (detenuti con studenti, associazioni, volontari, cittadini tutti) e di diffondere una cultura del rispetto e del contrasto di ogni tipo di discriminazione”.
Giancarlo Giulianelli, Garante regionale dei diritti della persona delle Marche, ha presentato così il “Secondo Festival regionale di Teatro in carcere nelle Marche”, realizzato dall’Ufficio del Garante regionale dei diritti della persona delle Marche, in collaborazione con il Comune di Macerata, quello di Pesaro e l’Associazione Culturale Cittadina Universitaria Aenigma APS. L’obiettivo è quello di mettere a frutto il lavoro svolto nei laboratori teatrali attivi presso gli Istituti penitenziari marchigiani, puntando al potenziale altamente rieducativo delle arti sceniche nei confronti dei detenuti.
Gli appuntamenti. Dopodomani 27 settembre alle 15 presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti una Tavola rotonda dal titolo ‘Teatro e diritti’ con i protagonisti delle esperienze attive nei sei Istituti penitenziari marchigiani e la proiezione di un video sugli spettacoli teatrali realizzati in quattro di essi dal 21 al 25 maggio alla presenza anche di studenti di Istituti scolastici delle Marche. In serata alle 21 al Teatro Lauro Rossi, lo spettacolo “La Commedia dell’arte negli scenari di Casamarciano” messa in scena dalla Compagnia Controvento della Casa circondariale di Pesaro e Teatro Universitario Aenigma di Urbino, ispirata a due canovacci originali del Seicento.
La Tavola rotonda del pomeriggio, moderata da Vito Minoia, docente dell’Università di Urbino Carlo Bo e Presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, vedrà tra i protagonisti Giulianelli. Foto Umberto Dolcini: “Giovannino innamorato, Compagnia teatrale Controvento, Casa Circondariale di Pesaro”.