(articolo di Giovanni Rodolfi) – Siamo alla corte di Alessandro Manzoni che l’ha decantata così: “Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e golfi” e questa storia ha inizio a Valmadrera. Altro personaggio che, non solo ha fatto storia, ma che, con le sue attività, ha aiutato tanta gente, in questi luoghi, è Don Guanella. E così, come allora, ecco un’iniziativa che ha l’obiettivo di raccoglie fondi con un’attività al quanto singolare; produrre una birra, coinvolgendo dodici birrai. Come sempre per attuare certi progetti ci vogliono persone disponibili per la causa e, tanta, tanta passione.
Colui che di passione ne ha da vendere e, che ha raggruppato i dodici, è al secolo, Marco Corti, che, dopo trent’ anni di attività nell’ambito birraio ha radunato alcuni Amici birrai ed un po’ di persone del settore: giornalisti, agenti di commercio, appassionati di birra, gestori di locali, gente come lui che ruota attorno al mondo della birra. I birrai sono: Roberto (la Petrognola), Giovanni (San Biagio), Simone (Doppio Malto), Raimondo (HIBU), Riccardo (Logos), Manolo (Cascina Don Guanella), Marco (Clama), Matteo (Plothegher), Bruno (Livares), Pedro (Carrobiolo), Jan (Ganter), Alex (Wold Top), Alberto (1212). Ad ognuno è stato estratto il nome di un apostolo, e così per un giorno operativi, con un gruppo di lavoro al quanto singolare.
La cotta si è svolta presso il birrificio della Cascina Don Guanella a Valmadrera, che, non è solo birrificio, ma anche: allevamento di capre, coltivazione di ortaggi, ristorante, e tante altre cose, tutte da scoprire. Tutti hanno contribuito a rendere la giornata speciale. Pensate: dodici operatori che con la loro professionalità hanno lavorato per una causa comune: realizzare una birra che verrà venduta per raccogliere fondi per le attività della fondazione don Guanella. Per tutti è stato uno scambio di opinioni e di suggerimenti, sempre costruttivi. Iniziativa che già fa pensare all’anno prossimo con grandi progetti. Marco Corti vuole arrivare a 100 birrai che condividono gioie e dolori di una professione che sempre più sta diventando un’Arte.
Uno dei momenti più belli, ed inaspettato (quasi casuale) è stato, a fine cotta, la condivisione delle birre dei vari birrifici. Con la possibilità di ascoltare dal birraio quale è stata la motivazione che lo ha portato a realizzare quello stile, o perché a aggiunto quell’ingrediente.
Ritengo, da sempre, che la produzione di birra sia un processo alchemico che mescola, non solo gli ingredienti, ma anche le emozioni di chi lo realizza. Infatti, in questo contesto, è emerso tutto questo. Meditate gente, meditate.