La cooperazione scientifica tra Italia e Repubblica Ceca è migliorata con un nuovo progetto. Può dire ai nostri lettori in che senso, e di quale progetto si tratta?
Sono stato molto fortunato ad aver incontrato nel 2018 l’Ing. Massimo Rogante ad un meeting a Skopje, nella Macedonia del Nord, inerente un progetto Europeo COST. Assistendo alla mia presentazione sui nanosensori ultrasensibili per i marcatori biologici, mi chiese se sarei stato interessato ad una possibile applicazione della nostra tecnologia per un eventuale studio di fattibilità riguardante la Sindone di Torino. Sicuramente per me sarebbe stato un grande onore prender parte a tale studio, pertanto gli ho risposto d’essere favorevole. La nostra cooperazione si è quindi approfondita sempre più con nuove tematiche, e nuovi partner italiani hanno iniziato ad includersi quali le Università di Napoli, Milano, Sassari e Novara, e delle aziende.
Cosa c’è nel prossimo futuro? Quali idee per migliorare di più una cooperazione di successo?
Attualmente, come detto, stiamo collaborando intensamente con diverse università e istituzioni italiane. Abbiamo istituito un comune programma educativo di dottorato, in cui gli studenti ricevono una laurea sia dall’Università italiana, sai da quella ceca. Abbiamo inoltre iniziato a collaborare con aziende biomediche italiane e stiamo cercando d’accelerare il trasferimento delle moderne nanotecnologie nella pratica. Una delle applicazioni del nostro sensore altamente sensibile è anche la possibilità d’analizzare tessuti antichi senza alcun contatto (qualsiasi danno viene eliminato), con l’obiettivo di contribuire a stabilirne l’autenticità, l’età e anche la quantità di microrganismi che a lungo termine potrebbero danneggiare tali tessuti. Ciò potrebbe adattarsi anche a uno studio di fattibilità riguardante la Sindone di Torino.
Qual è l’Associazione Scientifica tra i due Paesi? Quali scopi? Qual è l’obiettivo?
Proprio per facilitare la nostra crescente cooperazione ceco-italiana, abbiamo recentemente fondato SCIENCE (acronimo di Society for Czech-Italian Education and Cooperation Extension). L’obiettivo di questa società è quello d’avvicinare imprenditori, insegnanti, scienziati e studenti italiani e cechi. L’analisi senza contatto mediante nanosensori ultrasensibili è una prima pietra miliare nelle attività di questa società. L’obiettivo è accelerare il trasferimento delle moderne nanotecnologie nella vita di tutti i giorni e sviluppare tecnologie completamente nuove che rendano la vita più facile, comoda e sicura. Naturalmente, il primo passo è stabilire una cooperazione con entità che possono investire in queste tecnologie.
Un comitato scientifico speciale sosterrà il progetto. Quali sono i componenti?
Il primo ente interessato ai nostri progetti è la Delegazione Ceca del Centro Internazionale di Studi sulla Sindone (CD ICSS). Il dott. Rogante è un co-fondatore e Componente del CD-ICSS, che potrebbe considerarsi un ramo centroeuropeo dell’ICSS.
Oltre a questo progetto, come migliorare la cooperazione tra Italia e Repubblica Ceca? In quale direzione?
Sarebbe sicuramente bello assistere ad una più ampia cooperazione nel processo educativo. Lo scambio di studenti e insegnanti è attualmente fortemente supportato dall’UE. Tuttavia, ogni volta che è apparsa una buona idea, il suo sviluppo è stato estinto dalla mancanza di fondi per il suo sviluppo. Quindi, l’istituzione di legami più stretti tra ricercatori d’entrambi i Paesi e aziende che porterebbero un po’ di capitale iniziale per lo sviluppo della nuova idea, questo sarebbe fantastico! Ad esempio, un budget per la preparazione di un raccoglitore portatile senza contatto di tracce a bassa concentrazione per lo studio e/o la protezione di tessuti preziosi appartenenti al Patrimonio Culturale.