Halland non è Haaland, sebbene i motori di ricerca ormai quasi non riconoscano più la regione svedese (la prima nominata) “inghiottita” dalla popolarità del giocatore di calcio norvegese (il secondo). Insomma, chi volesse cercare su internet informazioni sulle bellezze paesaggistiche e architettoniche dell’Halland (è nella costa occidentale del Paese) deve per forza acculturarsi prima riguardo alle prodezze del centravanti del Manchester City. E verosimilmente rinuncerebbe al viaggio.
“Con nostra disperazione, ora vediamo che tutti i nostri sforzi per promuovere Halland vengono rapidamente spazzati via. Se non si fa nulla, temiamo che la nostra cara regione rischi di diventare un’Atlantide dimenticata, un luogo conosciuto solo nelle storie e nelle antiche scritture” il commento alla BBC, che si è interessata al caso, di uno dei rsponsabili turistici della promozione dell’area, Jimmy Sandberg. Per somma sfortuna della regione svedese, Haaland, passato dai tedeschi del Borussia Dortmund agli inglesi di Pep Guardiola quest’estate, sta facendo sfracelli: segna a ripetizione, batte tutti i record e vale ormai quanto la londinese National Gallery.
