Auto elettriche, tedeschi e asiatici scelgono l’Ungheria per la produzione

Lo ha detto Dirk Woelfer (Camera di Commercio tedesco-ungherese): “L’intera catena per produrre batterie è qui. E chi viene qui ha un piede in Europa”. L’Ungheria ha attratto già 14 miliardi di euro da investitori stranieri nel settore. Debrecen è una delle nuove capitali dell’auto elettrica, insieme alle “storiche” Torino, Detroit e Wolfsburg.

Ma chi investe? Ovviamente la Germania (nella città ungherese la Bmw sta costruendo una fabbrica per la produzione di auto elettriche da due miliardi di euro, la Mercedes si è attivata a Kecskemet e l’Audi sta producendo auto e motori elettrici a Gyor), ma anche Cina e Corea del Sud, forti in tema di batterie. Questa joint-venture tra tedeschi e asiatici trova terreno fertilissimo in Ungheria per via della vicinanza geografica e degli incentivi fiscali.

Budapest ovviamente vede con favore gli investimenti, anche perchè per il Paese, in cui l’industria automobilistica “pesa” molto, la transizione verso i veicoli elettrici è fondamentale. Il problema è piuttosto nella produzione: i nuovi stabilimenti dovranno consumare molta energia, che non c’è, ed essere “green” in base alla nuova legislazione europea.

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