Sono sedici gli edifici di culto settempedani che rientrano nel nuovo programma per la ricostruzione sui quali la Cabina di coordinamento sisma 2016 ha raggiunto un’intesa alla vigilia di Capodanno.
Nel lungo elenco delle strutture danneggiate dalle scosse di terremoto rientrano la chiesa di Sant’Anna (210 mila euro di finanziamento), quella di Sant’Antonio Abate (320 mila euro), di Santa Chiara (n.d.), di San Filippo Neri (700 mila euro), San Giovanni Battista (790 mila euro), San Giuseppe (n.d.), Santa Maria Annunziata (330 mila euro), Santa Maria Assunta (830 mila euro), di Santa Maria della Pieve (680 mila euro), l’abbazia di Santa Maria di Valfucina (340 mila euro), il santuario di San Pacifico (3 milioni 250 mila euro), la chiesa di San Paolo al Ponte (1 milione 150 mila euro), la chiesa San Pietro Apostolo (630 mila euro), quella di Sant’Apollinare (470 mila euro), il santuario di San Salvatore in Colpersito (1 milione 300 mila euro) e la chiesa di Santa Teresa (330 mila euro).
Con apposita Ordinanza il Commissario straordinario Sisma 2016, Giovanni Legnini, ha disposto, complessivamente, la programmazione per 341 nuovi interventi, per un valore di 194 milioni di euro, tra cui 28 interventi, per un valore di 22 milioni, gestiti da enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, e altri 313 interventi gestiti dalle diocesi e arcidiocesi delle quattro regioni del centro Italia interessate dalla calamità.
Altri 94 milioni di euro sono stati messi a disposizione per integrare 91 progetti che avevano bisogno di ulteriori risorse a causa dell’aumento dei prezzi. In totale l’Ordinanza stanzia per le chiese danneggiate dal sisma ben 286 milioni di euro. Gli interventi finanziati per le chiese salgono, quindi, a 1.246 e risultano così finanziate, secondo i dati forniti dall’ufficio del Commissario, il 62% delle chiese danneggiate. (nella foto: Santuario di San Pacifico)