Il nuovo anno dell’Università di Macerata si apre all’insegna della crescita di servizi e strutture, del potenziamento di didattica e ricerca grazie alle notevoli risorse ottenute dall’Ateneo negli ultimi mesi: Giurisprudenza premiata per la seconda volta come Dipartimento di eccellenza dal Ministero dell’Università e della ricerca, seconda in Italia nell’Area delle Scienze giuridiche; il Polo Bertelli selezionato per finanziamenti extra di ammodernamento; nuove risorse per la Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi.
“Piazzarsi al secondo posto in Italia con Giurisprudenza è un risultato assolutamente non scontato – commenta il rettore John McCourt – che offre occasioni di ulteriore crescita al dipartimento e garantirà agli studenti un’esperienza formativa sempre più ricca. Il lavoro corale e coeso dell’intero dipartimento è una dimostrazione della forza dell’ateneo, che dimostra di funzionare quando lavora come squadra, e deve essere da stimolo per gli altri dipartimenti. Il finanziamento del Polo Bertelli consentirà importanti lavori che vanno nella direzione del risparmio energetico, della sostenibilità e del potenziamento delle infrastrutture digitali dell’Ateneo. Entusiasmante anche il risultato della Scuola Leopardi, che vede ora premiato l’impegno dell’Università di Macerata, creando i presupposti per rendere la struttura una bandiera dell’eccellenza dell’Ateneo”.
Il Dipartimento di Giurisprudenza di Macerata ha conseguito il secondo posto in Italia nella graduatoria dell’Area delle Scienze giuridiche per i 180 Dipartimenti di eccellenza sui 794 concorrenti, che saranno finanziati dal Ministero dell’Università e della ricerca con risorse extra per i prossimi cinque. Una riconferma per il Dipartimento maceratese, unico del suo ambito selezionato nel centro Italia insieme a quello di Roma Tre: era, infatti, entrato nella rose degli “eccellenti” anche nel quinquennio precedente.
“Aver conseguito due volte un obiettivo così difficile – sottolinea il direttore del dipartimento Stefano Pollastrelli – non fa altro che confermare l’elevata qualità delle nostre attività scientifiche e didattiche. Il progetto è stato condiviso e gestito in modo collegiale, coinvolgendo nelle fasi iniziali anche i giovani ricercatori da poco assunti, che si sono rivelati risorse preziose”.
Il progetto, premiato con sei milioni di euro che saranno erogati nei cinque anni, è incentrato sui problemi giuridici e le tutele connessi ai temi dell’innovazione in rapporto alla vulnerabilità. “Intendiamo approfondire – ha spiegato il coordinatore Ermanno Calzolaio – le implicazioni della relazione tra diritto e innovazione, oggetto del precedente progetto, nell’ottica delle ‘nuove vulnerabilità’, cioè dei rischi connessi all’impatto dell’innovazione tecnologica sulle persone e sulla società. Basti pensare a quanto accaduto con la pandemia Covid 19, in cui ci si è trovati di fronte a un’estesa porzione della popolazione che scontava un ‘deficit’ informatico, avendo difficoltà proprio nell’accesso alla rete, con ricadute rilevanti sul piano della tutela della salute e del diritto all’istruzione. Un altro esempio è il fenomeno della protezione dei dati, con le tecniche di profilazione dei consumatori e con i rischi di discriminazione nell’impiego di algoritmi in tanti ambiti”.
Con l’importante finanziamento del Ministero, il Dipartimento potrà reclutare nuovo personale docente e tecnico-amministrativo, nonché investire in progetti di ricerca, in collaborazioni scientifiche a livello internazionale, attivare borse di dottorato e rafforzare il reclutamento di nuove figure di ricercatori. Sul piano infrastrutturale, nel contesto della ristrutturazione della sede centrale del Dipartimento, verranno realizzate aule didattiche fornite delle più avanzate tecnologie e verrà potenziata la biblioteca giuridica per la conservazione e la fruizione dell’ingente patrimonio librario.
Nuove risorse anche per il Polo Bertelli, sede di uno dei Dipartimenti più popolosi, quello di Scienze della formazione, beni culturali e turismo. Risorse che si aggiungono ad altre già ottenute dal Ministero dell’università e della ricerca per ampliare la sede con un nuovo corpo da di circa 5.000 metri cubi e renderla più ecosostenibile.
Con Dm 12/74, il Mur cofinanzierà per 1,8 milioni di euro la manutenzione del Polo grazie all’ottima valutazione ottenuta dal progetto presentato dall’Ateneo, classificatosi nono su 43 università. I lavori dovranno iniziare entro giugno di quest’anno per un investimento totale di 3 milioni di euro. Oltre alla sistemazione di facciate e pavimentazioni, gli interventi più significativi saranno sui fronti dei servizi agli studenti e del risparmio energetico. Tutti i banchi delle aule e delle biblioteche saranno cablati, così da consentire l’utilizzo di computer portatili o altri dispositivi tecnologici.
Verranno installati nuovi vetri, che raddoppieranno la capacità di isolamento dal freddo d’inverno e dal caldo d’estate, luci a led e termoconvettori con elevata efficienza energetica. Già da giugno dello scorso anno l’installazione di un impianto fotovoltaico da 108 kilowatt ha consentito un notevole abbattimento dei consumi, pari al 33% dell’energia acquistata dall’Università solo nei primi sei mesi di utilizzo. Ad aprile entrerà in funzione un altro campo solare fotovoltaico nell’ala est. Effettuati gli interventi propedeutici e conclusa la procedura di affidamento per la selezione della ditta, dopo l’aggiornamento dei prezzi potranno partire anche i lavori per ampliare la sede.
“La numerosità di utenti e dipendenti ha reso indispensabile aumentare gli spazi attuali, così da poter offrire un ambiente più accogliente e adatto a rispondere a rinnovate esigenze– sottolinea la direttrice del Dipartimento Lorella Giannandrea -. E l’efficientamento energetico, oltre ad essere un’esigenza condivisa nell’ottica di un miglior utilizzo delle risorse, ha anche un valore pedagogico e didattico importante per i nostri studenti”.
Dai fondi del Pnrr, infine, arriveranno anche un milione e 300mila euro per la Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi. La legge di bilancio appena varata dal Parlamento, infatti, prevede uno stanziamento straordinario per il sostegno e il potenziamento di dieci scuole superiori universitarie, tra cui proprio la struttura di eccellenza di Unimc. Per il 2023 il finanziamento sarà di 300 mila euro, elevato a 500mila per il 2024 e altrettanti per il 2025.
Lo stanziamento consentirà di potenziare ulteriormente le attività della Scuola e le iniziative di formazione, sostenendone fortemente l’interdisciplinarietà. In particolare saranno incrementate le occasioni di esperienze internazionali di studio, ricerca e tirocinio: ampliando la rete di prestigiose istituzioni (tra cui Ehess di Parigi, Ludwig-Maximilians Universität München) e realtà imprenditoriali innovative con cui la Scuola già collabora. Verranno inoltre sostenuti progetti proposti dagli stessi allievi e allieve, per promuoverne le capacità creative, organizzative e l’attitudine all’iniziativa, individuale ma anche cooperativa e di presenza pubblica.
Tale potenziamento sarà di grande vantaggio per la Scuola, ma offrirà occasioni di collaborazioni con personalità di spicco internazionale anche per tutto l’Ateneo, con cui la Scuola si muove da sempre in sinergia.