Marche, uno tsunami sulle imprese. Meno 5500 nel 2022

Il dato fornito dall’Osservatorio TrendMarche mette la nostra regione all’ultimo posto della classifica nazionale. Il meno 3,8% è eloquente. Tradotto in numeri significa 5543 aziende in meno nell’anno passato (e sono 17500 dal 2012).

La crisi ha colpito duro soprattutto nell’artigianato: metà delle aziende che hanno chiuso vengono da questo settore. Colpito il commercio (meno 2186 aziende), segue l’agricoltura (meno 1152), costruzioni (meno 902), manifatturiero (meno 764). Lo studio di TrendMarche è stato presentato da Intesa Sanpaolo, Confartigianato e Cna Marche, in collaborazione con le Università di Ancona e Urbino.

Altri dati: sono meno le imprese individuali (5662), meno le società di persone (686), ma abbiamo 823 società di capitali in più. Nonostante i dati negativi, aumentano i ricavi per le piccole e medie imprese (più 20,1%, investimenti più 15,9%). Vanno bene le imprese edili sulla spinta del Superbonus e della ricostruzione post sisma (più 25,8%). Bene anche manifatture a più 10,5% e servizi a più 8,5%.

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