Diritto di cronaca o diritto di offendere? Il sindaco di Civitanova porta in tribunale un giornale online

“Sguazza nelle acque di Palazzo Sforza il pesce in barile: il Ciarapicus acefalo. E’ privo di spine anche quella dorsale. In particolari stagioni dell’anno, quelle in cui si approva il bilancio preventivo, si trasferisce lontano da casa e approda nei mari arabici”. Una serie di frasi offensive più che una critica costruttiva all’operato del sindaco di Civitanova Marche, secondo la parte lesa, “un attacco all’immagine pubblica ad un insulto gratuito alla persona in quanto tale, con una rappresentazione caricaturale e ridicolizzante, che denigrano l’attività professionale svolta con allusione a condotte omissive dei doveri funzionali di primo cittadino”.

E così Fabrizio Ciarapica, difeso dall’avvocato Gian Luigi Boschi, si è costituito parte civile nella vicenda che coinvolge il direttore responsabile della testata giornalistica online www.civitanovalive.it, Livia De Pace, difesa dall’avvocato Renzo Interlenghi.

Quella che considerano un’offesa alla reputazione del primo cittadino con il mezzo della stampa è contenuta nell’articolo, pubblicato dalla testata, “Pesce in barile” a firma Robespierre. Aperto il dibattimento, è stato rinviato a gennaio per l’esame dei testimoni e la discussione in merito. I giudici dovranno stabilire se si è esercitato un diritto di cronaca o se, come ritiene la parte offesa, dietro l’articolo c’è solo volontà di diffamazione.

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