(LA CIVITANOVA DELLA CULTURA – articolo di Gianluca Crocetti) – Grande successo di pubblico mercoledì scorso, nel giorno delle Sacre Ceneri, a Civitanova Alta, presso il Bar “Cinciallegra” (lungo la Pista Ciclabile), per lo storico matelicese Matteo Parrini, che ha presentato il suo libro “La Sacra Immagine. Il monaco che salvò la Sindone” edito da Edizioni Nisroch di Mauro Garbuglia.

Dopo i saluti di rito dell’Archeoclub d’Italia (Anna Maria Vecchiarelli) e del Centro Studî Civitanovesi (Alvise Manni), in qualità di Presidente della Commissione Cultura del Comune di Civitanova, ho avuto l’onore di ringraziare i responsabili della struttura ricettiva e i presenti, tra cui numerosi artisti di rilievo, quali il fotografo d’arte Paolo D’Angelo, lo showman Giodi Freddy, da me voluti all’evento, le Associazioni organizzatrici, l’editore ed il relatore per aver creato l’ennesimo evento culturale gratuito per divulgare la Storia Locale.

Nel corso della serata abbiamo scoperto come in pieno Cinquecento un religioso matelicese (Egidio Sernicoli) abbia portato il suo determinante contributo teologico in una Commissione ristretta di 3 membri che doveva decidere il futuro devozionale della Sacra Sindone. In piena Controriforma cattolica e durante il famoso Concilio di Trento (1545-1563), per rispondere alle accuse dei Protestanti in materia di reliquie.

Il Presidente della Commissione Cultura del Comune di Civitanova, Gianluca Crocetti

Il nostro Egidio difende la storicità e la sacralità della Sindone e ne aiuta la diffusione del culto pubblico proprio a Torino neonata capitale sabauda (1563). Nonostante i numerosi e misteriosi accidenti che costellano e travagliano la bimillenaria storia del Sacro Telo sindonico (furti, nascondimenti, depistaggi etc.) – non ultimo l’incendio dell’11 Aprile 1997 – ancora oggi la Sindone “parla” a tutti testimoniando la Passione di Gesù e le ultime analisi scientifiche ne riportano finalmente la datazione a venti secoli fa!

Molte le domande che sono state poste dall’uditorio al conferenziere nel breve dibattito conclusivo. Alla fine una cena conviviale (con parte dei presenti) ha chiuso l’interessante serata. I prossimi eventi del mese del Centro Studî e dell’Archeoclub saranno qui debitamente segnalati. Invitiamo tutti a partecipare a questi importanti momenti di crescita culturale e personale proposti dal volontariato privato ma che meritano di essere sostenuti dalle Istituzioni preposte.           

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