Un campione col grilletto facile, un ministro, un gatto adottato. Spy story a San Marino

Un campione di ciclismo che mira e colpisce “intenzionalmente al cranio un gatto che ivi transitava”, come si legge nel verbale dei carabinieri. Un ministro del Turismo, ex Capitano reggente della Repubblica di San Marino, che quel gatto aveva adottato. La povera bestia, uccisa sul colpo, colpita dalla carabina di Antonio Tiberi, 21 anni, speranza delle due ruote (e ora del tiro a segno), medaglia d’oro juniones nella crono quattro anni fa.

La storia riportata dal Corriere della Sera è quasi un intrigo internazionale che ha appassionato in questi giorni il Titano e non solo. Tiberi vive a San Marino, per via delle tasse chiaro. Per il gesto sconsiderato (“Non volevo, prima ho preso di mira un cartello di divieto e poi…” ha dichiarato Tiberi, ammettendo le sue colpe, “con mia sorpresa l’ho effettivamente colpito”) ha avuto 4mila euro di multa (“Ero convinto che l’arma non fosse letale”). Il motivo per cui abbia mirato al gatto, e soprattutto al gatto sbagliato, è un mistero.

Federico Pedini Amati, il ministro, che a quella bestiolina si era affezionato tanto da darle una famiglia, non vuole però passarci sopra. “Non dava fastidio a nessuno. Non si può sparare a un animale domestico e cavarsela così”. E chiede una pena più severa. Magari di spedire giù a valle Tiberi e togliergli la residenza nel Titano.

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