“Il mio cervello deve registrare che ora ho 33 centimetri di intestino in meno. E tutto è gestito dal cervello, tutto il corpo, quindi ci vuole tempo. Ma a parte questo conduco una vita normale, del tutto normale”. Così Papa Francesco nell’intervista che ha concesso alla catena COPE.
Nella conversazione con Carlos Herrera il Papa ha smentito che voglia dimettersi: “Non mi è mai passato per la mente”. E uno speciale ringraziamento all’infermiere che gli “ha salvato la vita”: “Me l’ha spiegato molto bene. È un infermiere del nostro servizio sanitario, dell’ospedale vaticano. Sono trent’anni che lavora qui, ha una grande esperienza”.
Sul prossimo viaggio in Ungheria e Slovacchia, il Pontefice ha detto, rispondendo alla domanda se vedrà il premier Orban: “Non lo so, ma quando incontro qualcuno lo guardo negli occhi e lascio che le cose vadano avanti”. Sulla questione afgana, non ha nascosto di essere molto preoccupato: “l’eco che ha in me è un’altra cosa”. “Non voglio giudicare. Non so se ci sarà o meno una revisione, ma sicuramente c’è stato molto inganno da parte forse delle nuove autorità. Dico inganno o tanta ingenuità, non capisco”.
Qualche considerazione sul caso Becciu, dopo gli elogi “al miglior diplomatico mai incontrato” ovverosia il cardinale Parolin segretario di Stato: “Io desidero che sia innocente… E’ stato un mio collaboratore e mi è stato di grande aiuto. È una persona di cui ho una certa stima personale. Ma in ogni caso sarà la giustizia a decidere”. Chiede alla fine Herrera come vole essere ricordato: “Come un peccatore che prova a fare il bene”.