Il professor Stefano Papetti fino al 31 dicembre 2024 ricoprirà l’incarico di direttore della Rete museale dell’Alta Valle del Potenza. Il suo nome è stato scelto, tra una rosa di candidati tutti dall’altissimo spessore professionale, da una apposita commissione esaminatrice nominata dall’Amministrazione comunale di San Severino Marche e composta dal vice segretario comunale, dottoressa Martina Galassi, e da due membri esperti quali il dottor Pierluigi Moriconi della Soprintendenza e la dottoressa Amanda Zanone del Museo archeologico nazionale delle Marche.
Docente a contratto di Museologia e restauro presso l’Università degli Studi di Camerino, dove insegna dal 2004, già professore ordinario di Liceo e docente a contratto all’Università degli Studi di Macerata, curatore delle collezioni comunali di Ascoli Piceno da oltre un ventennio, Papetti è stato curatore e ha partecipato all’allestimento di una serie infinita di mostre tra cui la Città di San Severino Marche ricorda quella del 1999 su Jacopo e Lorenzo Salimbeni e quella sui Pittori del Rinascimento del 2001. Insieme a Liana Lippi ha seguito anche le esposizioni organizzate in città da Vittorio Sgarbi.
Laureato in lettere moderne all’Università di Firenze, dove ha conseguito anche la specializzazione in storia dell’arte, Papetti dal 2006 è presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Salimbeni e membro del comitato scientifico della fondazione Ranieri di Sorbello di Perugia. E’ stato anche presidente regionale del Fai Marche, il Fondo per l’ambiente italiano. Dal 2000 è curatore scientifico delle collezioni comunali di Ascoli Piceno e, in questa veste, ha coordinato gli interventi di restauro sui dipinti antichi e moderni delle collezioni, la catalogazione e l’esposizione dei materiali, l’organizzazione di mostre. In particolare ha coordinato gli interventi di restauro e riallestimento della pinacoteca civica, l’allestimento del museo dell’arte ceramica, la promozione del forte Malatesta e delle esposizione ospitate presso questa struttura. In passato è stato anche presidente del Centro studi sui giochi storici, con sede ad Ascoli Piceno. Insignito del titolo di Marchigiano dell’Anno nel 2009, di commendatore al merito della Repubblica per meriti nel campo della cultura nel 2005, insignito del premio Piceno dell’anno nel 2004 e di Elpidiense dell’anno nel 1999, al suo attivo ha una serie infinita di pubblicazioni.
Della nuova rete museale fanno parte diverse raccolte: la pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, il museo civico archeologico “Giuseppe Moretti”, i musei di Borgo Conce e il museo del Territorio “Oberdan Poleti” di San Severino Marche ma anche il museo nazionale del costume folcloristico “Habitus” di Castelraimondo, i musei civici di Pioraco e il museo degli attrezzi agricoli “Florindo Ferretti” di Sefro.