Prima economia dell’Unione europea a entrare in recessione, la Germania non dà grandi segni di vita a livello economico. La pandemia prima, poi la guerra Ucraina-Russia in corso, una stretta monetaria Ue aggressiva, il debole potere d’acquisto e tanti altri fattori hanno scatenato la “tempesta perfetta”.
Quasi mai era successo che Francia e Spagna crescessero di più del gigante tedesco: a Parigi sono cresciuti, nel secondo trimestre, dello 0,5% (nonostante i feroci disordini scoppiati qualche settimana fa dopo l’uccisione di un giovane immigrato da parte della polizia) grazie ad esportazioni in crescita del 2,6% e alla vendita di energia per merito delle centrali nucleari.
Buone notizie anche in Spagna (più 0,4%) con un obiettivo di crescita fissato al 2,1%. La disoccupazione è calata ai minimi da quindici anni a questa parte. Segnali insomma di salute che mancano, almeno secondo i numeri, alla Germania.