Elon e X, il miraggio della libertà assoluta

Ma uno può dire quel che vuole anche se puzza, e forte, di discriminazione o antisemitismo? In un mondo orientato verso i pensieri unici, la “lotta ideologica” di Elon Musk e del suo X (ex Twitter) non lascia dubbi: no, non si può, perchè quella che il tycoon chiama “la verità fattuale” (gli ebrei nutrono “un odio dialettico” nei confronti dei bianchi, aveva scritto un utente sulla piattaforma) è subito da altri utenti trasformata in ideologia (in questo caso di estrema destra, e Musk sulla questione è cascato più volte). Soprattutto gli sponsors lasciano immediamentamente Elon e X.

Succede in questi giorni: IBM ha detto stop alle sue inserzioni pubblicitarie proprio dopo questo twit. E’ forse questo il discrimine più evidente. Senza soldi nessuna piattaforma, neanche quella dell’uomo più ricco al mondo, va avanti. E le aziende vogliono il messaggio tranquilizzante, non dibattiti governati dall’odio.

E poi, chi controlla? Nessuno? Contenuti filonazisti sono già stati pubblicati, messaggi suprematisti pure. “Tolleranza zero per i discorsi di odio e la discriminazione. Abbiamo immediatamente sospeso tutte le pubblicità su X mentre indaghiamo su questa situazione del tutto inaccettabile” ha commentato IBM. Ma Musk non cambierà linea, almeno fino a che i fruitori non ci capiranno più niente, in questa Babele senza fine di “opinioni”.

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