Argentina, gli italodiscendenti sono 25 milioni

“L’anno delle radici è un viaggio alla pianta madre, in Italia, per scoprire o riscoprire la propria identità e il programma dà la possibilità di farlo attraverso un insieme di servizi a carattere turistico”. Così il Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Carmelo Barbera, che ha aggiunto: “È un percorso verso le origini genealogiche di ognuno e all’interno dei ‘tesori’ come sono considerati gli oltre ottocento piccoli borghi che compongono la penisola italiana, e che attualmente partecipano al programma e fanno parte del patrimonio nazionale”. 

L’Argentina è il paese col maggior numero di italiani residenti all’estero, con più di 900mila connazionali iscritti all’anagrafe apposito. Eppure, si stima che gli italodiscendenti, a cui è diretto il progetto del Turismo delle Radici, possano essere circa 25 milioni, più della metà della popolazione del Paese. Il progetto Italea è stato presentato già a marzo, in un evento a cui ha preso parte anche la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in occasione dell’arrivo della nave scuola della Marina Italiana, la Amerigo Vespucci al porto di Buenos Aires. 


L’Amerigo Vespucci, la splendida e coreografica nave scuola della Marina militare italiana, è passata a Buenos Aires, tredicesima tappa di un giro attorno al mondo di due anni, partito da Genova nel luglio scorso. Ospite d’onore è stato Daniel Piazzolla, musicista e nipote del grande compositore Astor Piazzolla, il cui nonno, Pantaleone Piazzolla, era originario di Trani. “È stato molto importante per me scoprire da dove vengo”, ha spiegato durante il suo intervento. “A Trani c’erano tutti i registri ufficiali dei viaggi dei miei avi”. Il 2024 è stato dichiarato l’anno delle Radici Italiane nel Mondo e tra le tante iniziative c’è anche quella di facilitare agli italodiscendenti provenienti da tutto il mondo l’accesso ai documenti anagrafici, ecclesiastici e doganali dei loro antenati.

All’evento erano presenti anche il ministro del Turismo, Daniela Santanché, e Giovanni Maria De Vita, Coordinatore del Turismo delle Radici della Farnesina, insieme all’Ambasciatore d’Italia a Buenos Aires, Fabrizio Lucentini.

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