Lo scorso 31 Agosto, a Praga, il team composto dall’Ing. Massimo Rogante e dal Prof. Evzen Amler, dal Dr. Aleksei Pashchenko e dal Dr. Petr Novotný del Centro Universitario per gli edifici ad alta efficienza energetica del Centro Universitario della Repubblica Ceca, ha eseguito con successo la sperimentazione riguardante l’applicazione di tecnologia a nanofiltro ultrasensibile per esaminare senza contatto vari campioni di tessuto. I sensori ultrasensibili, innovativi dispositivi analitici in via di sviluppo, possono utilizzarsi in modo efficiente per il rilevamento di sostanze a concentrazioni molto basse. L’applicazione della nanotecnologia nello sviluppo di questi sensori apre una nuova prospettiva per il rilevamento ultrasensibile.
Il team ha verificato che la tecnica utilizzata consente la mappatura e l’analisi non invasiva e dettagliata di fibre, pigmenti e altri materiali per valutarne autenticità, origini ed esigenze di conservazione, potendo così supportare l’autenticazione di oggetti del patrimonio culturale e contribuire a garantire registrazioni storiche accurate. La mappatura, in tale contesto, comporta la registrazione delle posizioni spaziali e delle condizioni ambientali in cui sono raccolti i campioni senza contatto. Ciò fornisce un riferimento spaziale preciso per comprendere la distribuzione e il contesto del materiale.
Le prevedibili possibili applicazioni sono quindi:
- nel settore dei Beni Culturali, analisi di tessuti e opere d’arte storiche, con raccolta diretta di campioni da reperti o siti per investigare composizione e provenienza dei materiali e dei campioni, nonché analizzare le esigenze di conservazione, consentendo un esame dettagliato di fibre, pigmenti e altri materiali
- nel settore della scienza forense, raccolta e mappatura delle prove direttamente dalle scene del crimine, per garantire indagini approfondite e una ricostruzione accurata degli eventi, identificando e analizzando i materiali senza contatto fisico; la raccolta delle prove, perciò, viene migliorata preservando l’integrità di tali scene, riducendo il rischio di contaminazione e preservando le prove delicate
- nel settore ambientale, raccolta di campioni da luoghi specifici per monitorare le condizioni ambientali e analizzare gli impatti.
Il team ha valutato le tecnologie esistenti di pompe a nanofiltro e la loro efficacia nella conservazione dell’arte e nelle altre applicazioni, analizzando quindi le possibili limitazioni tecnologiche e le aree che richiedono miglioramenti onde ottimizzare l’accuratezza e l’affidabilità.
Futuri sviluppi e ricerche potranno includere anche la preparazione di uno studio di fattibilità riguardante l’analisi della Sindone di Torino mediante la tecnica descritta.