Halloween, la festa del nulla

Quante cose idiote si fanno nella vita? Tante, inutile negarlo: equivoci, parole dette che non si dovevano dire e parole taciute, errori. Ma queste cose non sono mai diventate nella nostra personale vita una ricorrenza, a meno che non ci vediamo come un terminale di autodistruzione. La presunta festa di Halloween (poi ci spiegheranno festa di che), che oggi verrà celebrata in tutto il mondo, è il tipico caso di questo transfert collettivo che, a colpi di zucche vuote e scheletri, vuole a tutti i costi divertirsi. Senza coglierne i significati.

Da più parti hanno avvertito del simbolismo macabro della festa. Non vogliamo essere chiusi a novità e mode, ma è bene riportare – lo abbiamo scelto apposta tra i tanti che si oppongono a questi riti – le parole di quello che in Italia è considerato quasi un santo, “l’amico dei poveri” dei quartieri degradati di Palermo, il missionario laico Biagio Conte. “Preoccupato mi rivolgo a tutte le istituzioni, ai giornalisti, a tutte le realtà religiose, ai non credenti, alle scuole e a tutte le famiglie. Non si permetta di promuovere questa orribile festa di Halloween facendola apparire come uno scherzo, un gioco con teste decapitate, occhi cavati, mani e piedi tagliati, scheletri e mostri di ogni genere… La festa di Halloween non è uno scherzo, un gioco, ma è un rito altamente negativo, pericoloso, violento, macabro e diseducativo per tutti, ma soprattutto per i bambini, danneggiando la loro crescita”.

Un parroco di Viareggio, don Luigi Pellegrini, celebrerà oggi invece la festa degli Angeli fuori dalla casa famiglia che gestisce. Gli Angeli dimenticati. E le zucche vuote del mondo senza significati.

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