(articolo di Maurizio Verdenelli) – L’ultimo incontro, un contatto telefonico pronubo (al solito il grande amico comune Raffaele Curi) in cui con un certo successo avevo provato a convincere Lino ad accettare il ruolo di Enrico Mattei in una pièce tratta dai miei libri ed adattata dallo scrittore perugino Lucio Biagioni. Capolicchio, il grande Capolicchio, ne fu subito entusiasta: la figura dell’indomito Petroliere lo aveva sempre affascinato.
Per di più era reduce dall’aver interpretato Pier Paolo Pasolini, a Casarsa, nell’anniversario della morte del Poeta. Un filo rosso lega infatti PPP a Mattei, il primo morto per aver troppo ‘indagato’ sulla fine del secondo. Purtroppo non se ne fece più nulla. La pièce, per la regia di Paolo Nanni nel percorso ‘Il Pirata e il Petroliere’ (PPP e Mattei) fu preparata ma un destino avverso era nell’ombra: la sera della prima a Macerata coincise a fine ottobre con la più devastante scossa del terremoto del Centritalia nel 2016.
Capolicchio conosceva bene Macerata sin dagli anni 80 e l’apprezzava per merito soprattutto di Raffaele: la loro amicizia era nata alla scuola d’arte drammatica ‘Suso Cecchi d’Amico’. Cementata dal film capolavoro ‘Il Giardino dei Finzi Contini’ dove Lino era il protagonista e il potentino Curi suo fratello. A Potenza Picena Capolicchio, con Severino Gazzelloni, venne per inaugurare un progetto per il parco a palazzo Buonaccorsi. Serata indimenticabile con l’amico Raffaele.
E allo Sferisterio il grande attore di De Sica, Strehler e Pupi Avati Capolicchio fu ospite d’onore negli anni magici di Raffaele Curi pierre. E a quelle serate si riferisce la foto con me ed una giovane giornalista che avrebbe fatto molta strada: Emanuela Fiorentino, maceratese, vice direttrice di Mediaset news, cui si deve il contatto decisivo col ministro russo Lavrov che ha concesso a Rete Quattro un’esclusiva straordinaria della quale il mondo dei media in questi giorni parla e dibatte.