Ieri, nella sede della Cna, i candidati sindaco alle prossime amministrative hanno finalmente svelato quale siano le loro aspirazioni per la città: addormentarla. E pensare che il tema era il Turismo e il suo sviluppo. E’ probabile che abbiano pensato che sotto l’ombrellone si dorme meglio.
E’ la siesta delle idee. E’ incredibile che non ci siano idee tangibili, concrete, modelli o modellini da presentare, nomi e luoghi da proporre ad esempio. Niente che sia il reiterato tentativo dell’avvocato Squadroni di fondare un “ufficio Europa”, come lo chiama lei, che peraltro già c’è, o il conclamato tentativo della prof. Mirella Paglialunga di creare “tavoli di concertazione permanente” probabilmente per trovare quella gravità, sempre permamente, che cantava Battiato.
Ora, a questo riguardo una domanda ce la facciamo: la “partecipazione di cittadini e associazioni di settore” alla gestione della città di cui parla sempre (nel caso vincesse lei) come si potrebbe realizzare? Siccome, e per fortuna, Civitanova non è il Futbol Club Barcellona con i suoi 223mila azionisti, potremmo utilizzare per le riunioni delle “concertazioni” lo stadio della Civitanovese.
Come capienza è sufficiente a contenere un Governo popolare, quello di tutti, dove è chiaro che non si prenderà nessuna decisione perchè la gente in genere la pensa in maniera diversa. Poi, fatti questi meeting, aboliremo la figura del Sindaco e della Giunta perchè non serviranno più. Decideranno i Tavoli direttamente.
Il sonno è stato ravvivato dalle dichiarazioni di Alessandra Contigiani e Paolo Squadroni che, quasi all’unisono, hanno proposto una nuova moneta comunale come soluzione, un civitanovino che chiaramente potrebbe risolvere i futuri problemi turistici. Merito anche dal candidato Morgoni che finalmente, fuori da ogni ideologia, ha dichiarato “indispensabile la nuova ala del porto”.
E qui viene il bello. Perchè quasi tutti i candidati sono contro lo sviluppo del porto (per diritti acquisiti e ci sta, ma anche per bocciare le proposte dell’attuale sindaco presenti, passate e future) e quindi lì poco si potrà fare. Dove intervenire? Come fare gli alberghi di cui sentono tanto il bisogno per sviluppare il Turismo se non si può edificare o proporre o cambiare? Dov’è quella Civitanova che Silvia Squadroni vede “proiettata nel Terzo Millennio”? Fa riferimento al Terzo Millennio dopo o avanti Cristo?
”Per le strade di Pechino erano giorni di maggio/ Tra noi si scherzava a raccogliere ortiche” (sempre Battiato).