Maceratese, dieci ragioni per crederci

Si era capito quattro domeniche fa che l’aria era cambiata. La Rata sbancò Chiesanuova con un gol di Diemme e accorciò le distanze dalla capolista. Meno quattro, che oggi sono più uno dopo una straordinaria rincorsa. A 63 anni Sauro Trillini sta per firmare il suo capolavoro, se lui e i suoi ragazzi non si perdono per strada domenica in trasferta contro il Monturano. Difficile, ma bisogna stare concentrati.

Il Chiesanuova, che ha dominato il girone B della Promozione marchigiana dalla prima giornata, deve sperare in un passo falso della Maceratese, ma è a se stessa che deve dare la colpa. Una sconfitta netta e inattesa in trasferta contro il Portorecanati alcune domeniche fa, il harakiri con la Rata, ieri sotto a Trodica, dopo un pareggio a reti bianche nel derby con l’Aurora Treia. Una debacle proprio alla fine, anche sfortuna certo ma le giustificazioni non bastano.

Ieri la Maceratese, che ci ha creduto anche quando i punti di svantaggio dalla capolista erano più di dieci, anche dopo lo sfortunato derby con la Civitanovese in casa, ha sconfitto la Palmense per cinque a due, decima vittoria consecutiva. Una macchina creata da Trillini, subentrato a dicembre a Nocera: ex giocatore biancorosso, ex allenatore tanti anni fa, è ritornato per vincere. Manca l’ultima partita. Macerata incrocia le dita. Vuole tornare nel calcio che conta, se lo merita dopo anni di buio.

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