Vale la pena sprecare ulteriore inchiostro su un regolamento di conti tra spacciatori? Le posizioni, dopo il delitto nel Lugomare sud maturato nell’ambito dello spaccio, sono opposte. E purtroppo la politica entra in pompa magna in un dibattito che è solo di sicurezza pubblica, come testimoniato dalle riunioni straordinarie in Prefettura a cui ha partecipato il primo cittadino di Civitanova, Fabrizio Ciarapica. Il sindaco, che ha chiesto “il pugno duro”, scansando volutamente le (inevitabili) speculazioni, ha la grande opportunità di “ripulire” la città di quei soggetti che vivono di droga e malaffare.
Civitanova non è il paradiso in terra ma neppure quella città “sudamericana” e invivibile di cui parlano in questi giorni i suoi detrattori. L’uccisione di Alika da parte di uno squilibrato e un regolamento di conti non possono cambiare il giudizio sulla città, ma la risposta deve essere chiara e forte. Altra cosa è la violenza che cresce in tutto in Paese, non solo nella città adriatica. E’ specchio dell’indifferenza dei tempi e della crisi ormai cronica che riguarda tutti. Civitanova non è esente da questi mali. Ma fermiamoci qui perchè se continuiamo a parlarne sarebbe puro autolesionismo.