San Severino Marche è tornata a ricordare, nella preghiera, il miracolo della guarigione di una neonata settempedana, affetta da grave sofferenza fetale, che ha permesso di giungere alla beatificazione di suor Maria Costanza Panas, al secolo Agnese Pacifica, bellunese di nascita poi trapiantata in varie realtà del Veneto, del Feltrino, del Vicentino e del Veneziano, morta a Fabriano nel 1963.
La Congregazione delle Cause dei Santi l’ha dichiarata beata e a Fabriano il prefetto del dicastero per le Cause dei Santi, sua eminenza il cardinale Marcello Semeraro, l’ha proclamata tale. Un primo significativo passaggio verso la strada della santità.
Alla cerimonia fabrianese, copresieduta dall’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche e vescovo di Fabriano – Matelica, monsignor Francesco Massara, che ha parlato di “un grande evento per la chiesa locale”; era presente la bimba che ricevette il miracolo, oggi una donna adulta.
Anche Papa Francesco non ha mancato di ricordare questo importante momento per la Chiesa cattolica nell’Angelus di domenica scorsa.
Alla beatificazione di suor Maria Costanza si è giunti dopo un vero miracolo che è legato a fatti che risalirebbero al 1985. Per una neonata di San Severino i nonni chiesero l’intercessione alla religiosa perché la loro amata nipotina si salvasse da quella che venne descritta come una grave sofferenza fetale da anemia feto natale ed emorragia cerebrale insufficienza multiorgano. Un miracolo, appunto, che oggi riporta questa straordinaria figura di religiosa in auge dopo che in vita spese tutta sé stessa per essere vicina agli umili, ai sofferenti, accogliendoli e confortandoli.