Uno su sei è povero, uno su quattro è anziano. Ma soprattutto aumentano i marchigiani che rinunciano alle prestazioni sanitarie e quelli che vivono in strada o senza fissa dimora (più 13,6%). I dati dell’Alleanza contro la Povertà svelano una realtà che troppe volte si nasconde. Non siamo una terra eletta fuori dal mondo, i nostri vizi di crescita (o sarebbe meglio dire decrescita non voluta) sono nei numeri.
Il 25% dei cittadini di questa Regione è sopra i 64 anni e se la deve cavare. Deve tirare avanti nella provvisorietà il 13% dei marchigiani, quelli che hanno poco o niente. Solo il 20% della popolazione adulta (intesa come dai 6 anni in su) fa pasti completi, che includano anche frutta e verdura.
Sono sempre meno quelli che lavorano, uno su sei ha mollato (parliamo di dati nel biennio 2019-21). Meno 15mila occupati ed è bene sottolineare che quasi la metà di chi lavora è con contratti a termine. Sempre più nuclei familiari chiedono il reddito di cittadinanza: dai 14mila di tre anni fa si è passati ai 20mila dell’anno scorso. In molti hanno deciso di rinunciare alle prestazioni sanitarie (dal 6,9% si è passati all’11,3% del ’21).